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Abuso di Voucher segnalato da Arlotti, modifiche alla normativa entro giugno

l'onorevole del Pd: "il ministro del lavoro Giuliano Poletti va nella direzione da noi auspicata: non favorire la precarizzazione, laddove c’è lavoro stagionale, bensì il tempo determinato"

“Sul tema dei voucher il ministro del lavoro Giuliano Poletti va nella direzione da noi auspicata: non favorire la precarizzazione, laddove c’è lavoro stagionale, bensì il tempo determinato, contrastando il ricorso massiccio ai buoni”. Il deputato PD riminese Tiziano Arlotti commenta positivamente le dichiarazioni rilasciate da Poletti a margine di un convegno a Milano. Il ricorso al voucher per le prestazioni lavorative estemporanee e allargate a tutti i settori è diventato un "boom un po' sospetto che stiamo monitorando", ha affermato il ministro, che ha riferito "stiamo lavorando con l'Inps per fare un monitoraggio puntuale di queste situazioni e sulla base dei dati che avremo a disposizione, se è necessario, interverremo perché non vogliamo assolutamente che il voucher diventi uno strumento di distorsione del mercato del lavoro. Lavoriamo per la stabilizzazione, non per la precarizzazione".

Le modifiche alla normativa sui voucher sono attese entro giugno, quando arriverà il decreto correttivo dei Dlgs attuativi del Jobs act. L’intervento del ministero fa seguito alle sollecitazioni fatte da Arlotti sul problema dei voucher attraverso un’interrogazione a Poletti firmata da una trentina di colleghi e una risoluzione appena depositata alla Camera per aprire le audizioni con tutte le parti sociali interessate.

“Dal 2012, quando la legge Fornero ha ampliato l’uso dei voucher a tutti i settori, si è registrato un aumento esponenziale del ricorso a questi strumenti – ricorda Arlotti -, nati  per favorire l’emersione del lavoro irregolare ma diventati una soluzione abusata che contribuisce a diffondere il lavoro precario, soprattutto nel settore del turismo e fra i giovani. Nel 2015 nella sola provincia di Rimini sono stati emessi 1 milione e 600mila buoni per prestazioni di lavoro accessorio (14 milioni e mezzo in Emilia-Romagna), dei quali la maggioranza nei settori dei servizi, turismo e commercio e venduti per i 2/3 nelle tabaccherie. A fronte di questo boom, sono diminuite del 5,5% le assunzioni a tempo determinato nel comparto del turismo”.

I dati storici sull’utilizzo dei voucher nel periodo 2012-2015 (primo semestre) mostrano che la Regione Emilia-Romagna, sede del distretto turistico più importante d’Europa con la Riviera Adriatica, ha registrato un’impennata dell’uso dei voucher più elevata di quella nazionale, così come è  aumentato in modo significativo il peso percentuale del turismo sul totale dei voucher venduti: dall’8% del 2012 (211.859) al 15,7% del primo semestre 2015 (1.003.272). I tassi di variazione dei lavoratori impiegati con voucher registrano sia per il 2013 che per il 2014 valori superiori rispetto alla variazione nazionale, e ancor più nel settore del turismo, dove fra il 2012 e il 2014 la percentuale di prestatori di lavoro accessorio nel settore turismo sul totale è passata dall’8,6% (3.359 lavoratori) al 22,2% (26.433).

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