Aeroporti, Rimini attende Bologna. "Solo con Forlì era insostenibile"

Come stabilito da Regione, Province e Comuni, Armando Brunini, direttore generale di Sab, società di gestione dell'aeroporto Marconi di Bologna, sta ancora valutando i documenti forniti dagli scali di Rimini e Forlì, nell'ottica di una società a tre. Lo conferma il presidente di Aeradria, Massimo Masini a Romagnaoggi-Riminitoday. “Ci sono stati chiesti documenti integrativi, che stiamo preparando entro la giornata. Credo che la decisione debba avvenire in tempi brevi, visto che la documentazione ci era stata richiesta entro il 20 febbraio”.

Secondo Masini non c'è nulla di strano dietro all'allungamento dei tempi per arrivare ad una decisione. Per quanto riguarda l'accordo solo tra Rimini e Forlì, il presidente rimarca come fosse “economicamente impossibile”. “Noi lo avevamo detto dall'inizio, dopo avere visto il piano industriale della prima fase del lavoro su Sar (Società aeroporti Romagna). E' stata quella la molla che ha spinto la Regione ad allargare il tavolo a Bologna. Una società unica Forlì-Rimini era economicamente insostenibile, visto il numero di passeggeri”.

Ora la speranza per Aeradria, società di gestione del Fellini, è che la vicenda finisca positivamente, con l'entrata di Sab in società ed “un ruolo per tutti quanti”. Con la modifica del piano nazionale degli aeroporti, che dovrebbe essere approvata a breve, Rimini punta ad un gradino più alto', ovvero al passaggio da aeroporto complementare a primario. “Per questo scatto serve raggiungere il milione di passeggeri. Nel 2011 abbiamo chiuso con 920 mlia. Non è un obiettivo immediato, ma puntiamo a quello e non manca molto. E' un equivoco pensare che i piccoli aeroporti rischino la chiusura. La legge prevede che siano i territori ad esprimersi sulla loro utilità e Rimini copre un bacino turistico amplissimo, il suo ruolo non è in discussione. E' un infrastruttura di servizio al turismo”.