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Cna-Balneatori: dopo la proroga al lavoro per la legge quadro

Si è svolta nella Biblioteca Comunale di Riccione l’Assemblea Provinciale di Cna/Balneatori. Cristiano Tomei e Cristina Pozzi hanno affrontato temi molto caldi per la categoria

Si è svolta nella Biblioteca Comunale di Riccione l’Assemblea Provinciale di Cna/Balneatori. Cristiano Tomei, responsabile nazionale di Cna/Balneatori, e la  professoressa Cristina Pozzi, docente universitaria e consulente giuridica di Cna nazionale, hanno affrontato temi molto caldi per la categoria,  come le problematiche di riordino legislativo in ordine alle concessioni demaniali marittime ed i canoni sulle pertinenze demaniali.

Tomei ha ricordato che il 26 luglio scorso la Camera dei Deputati, all'interno della legge comunitaria, ha votato le modifiche al Codice della navigazione per la chiusura della procedura d'infrazione europea e ha delegato il Governo ad adottare, su proposta del ministro per i rapporti con le Regioni, un decreto legislativo per il riordino della legislazione relativa alle concessioni demaniali marittime. Via libera, inoltre, all'estensione della proroga delle concessioni demaniali al 2015 anche per il demanio lacuale e portuale. Ciò consente di lavorare ora sui criteri di indirizzo da parte dei Sindacati di categoria (che hanno già costituito un pool di tecnici) da inoltrare al Governo per la stesura di una legge quadro, che consenta agli operatori balneari di continuare a gestire i propri stabilimenti oltre il 2015.

Le Associazioni di categoria, unite in questo lavoro, chiederanno l’introduzione di un limite minimo e massimo della durata della concessione demaniale in base agli investimenti fatti e al tipo di servizio offerto (che garantisca il pubblico interesse). Ispirandosi alla legge quadro poi le Regioni, che nel 2010 hanno ricevuto la delega sul federalismo demaniale, potranno introdurre le proprie scelte sul territorio confrontandosi con i Sindacati di categoria. Verrà chiesta una proroga dopo il 2015 per dare il tempo di attuare questo riordino legislativo.

Sul tema dei canoni sulle pertinenze demaniali Pozzi ha sostenuto che la problematica nasce da una normativa iniqua, introdotta da una legge finanziaria.  Ma sull’iniquità dell’aumento dei canoni, che sono più che triplicati dal 2008, la Corte Costituzionale con una sentenza del 2010 ha rigettato il ricorso. La questione a suo avviso deve essere affrontata con quella delle concessioni demaniali, tant’è che il pool di tecnici indicati dai Sindacati di categoria si occuperà anche di questo problema.
 

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