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Confindustria: "Per uscire dalla crisi dare fiducia alle imprese"

Compiere ogni sforzo per difendere e garantire la continuità delle aziende locali. E' questo il senso dell'appello lanciato dal presidente di Confindustria Rimini, Maurizio Focchi

Compiere ogni sforzo per difendere e garantire la continuità delle aziende locali. E' questo il senso dell'appello lanciato dal presidente di Confindustria Rimini, Maurizio Focchi. Specialmente di fronte ai dati che mostrano come a novembre raddoppia, rispetto al febbraio del 2011, il numero degli imprenditori che vedono la produzione in diminuzione (si tratta del 24% cioè un quarto del totale).

Per quanto riguarda gli ordini interni, in febbraio erano in calo per l’8,20% del campione degli imprenditori, ora sono in calo per il 31%. Gli ordini esteri in febbraio erano in calo per l’1,64%, ora per il 18%. L’occupazione a febbraio diminuiva per il 3,28% degli imprenditori, ora per il 15%. A febbraio non erano previsti investimenti dal 4,92%, ora dal 15%.
E resta critico il tema del credito. A febbraio gli imprenditori intervistati che dichiaravano una restrizione del credito erano il 75,86%, ora sono l’83%”.

La preoccupazione per la continuità aziendale trova fondamento nella convinzione che sia proprio l’impresa uno dei fondamentali pilastri sul quale si fondano benessere e sviluppo.

“Dare fiducia alle imprese ha una duplice valenza – dice Focchi -. Da un lato significa riconoscere ad esse l’insostituibile ruolo che svolgono all’interno della società e non solo in ambito economico. Dall’altro è un supporto agli imprenditori che devono rafforzare la fiducia in sé stessi per svolgere appieno il loro compito sociale”.

Necessaria, secondo Focchi, anche “una coesione sociale che sia di aiuto alle attività economiche e un mondo della finanza che si sappia aprire con generosità alle reali esigenze del mondo produttivo”.
“Le risorse finanziarie, così preziose in questo momento, devono essere indirizzate dove possano generare altra ricchezza – fa notare il numero uno degli industriali -, e permettere alle imprese sane di svolgere la loro azione fondamentale per far crescere e tutelare il benessere economico e sociale di tutti noi”.

“E' necessario osservare il momento attuale con lenti bifocali – ragiona Focchi -, ovvero bisogna guardare all’immediato per sopravvivere e guardare più lontano per gettare le basi per la crescita futura. Ritengo che l’approccio più adeguato in questo momento non sia quello di lasciarsi andare ad un pessimismo che si autoalimenta ogni giorno in seguito al continuo bombardamento di notizie negative e nemmeno quello di praticare un ottimismo di maniera”.

“Occorre avere la consapevolezza della gravità della situazione e contare sulle risorse interne alle imprese ed esterne di tutta la società, per affrontare la realtà con una visione positiva – aggiunge Focchi -. Sono convinto che gli imprenditori sapranno essere ottimisti per cogliere le opportunità dentro le grandi difficoltà che dovremo affrontare”.

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