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Coop sociali a confronto con codice appalti e linee guida Anac

In generale più concorrenza tra gli operatori, ma anche minore possibilità per l'ente pubblico di fidelizzare i fornitori locali: sono alcuni principi base del nuovo codice degli appalti, entrato in vigore in questi giorni.

Affidamenti diretti e adeguatamente motivati solo fino a 40mila euro, procedure negoziate con almeno 5 operatori e rotazione degli inviti fino a 209mila euro (750mila per i servizi sociali e similari). In generale più concorrenza tra gli operatori, ma anche minore possibilità per l'ente pubblico di fidelizzare i fornitori locali: sono alcuni principi base del nuovo codice degli appalti, entrato in vigore in questi giorni.

Novità che rappresentano ‎una fonte di opportunità, ma anche di attesa per il mondo della cooperazione sociale, riunito questa mattina nella sala del Buonarrivo di Rimini per una giornata di aggiornamento organizzata da Legacoop Romagna e Legacoopsociali regionale. Non mancano le semplificazioni. La verifica dei requisiti generali avverrà d'ora in poi attraverso una banca dati centralizzata degli operatori economici. Si attendono ai primi di giugno le linee guida definitive dell’Anac, con tutte le procedure di dettaglio, in particolare in materia di offerta economicamente più vantaggiosa e procedure sotto soglia.‎

"La novità più importante - dice Alberto Alberani, responsabile di Legacoopsociali Emilia-Romagna - è nella filosofia di questo nuovo codice, che dovrebbe alleggerire le relazioni tra la pubblica amministrazione e le coop sociali. Il nostro è un mondo in cui la legalità e il rispetto dei contratti ha grande importanza,  auspichiamo che le linee guida approfondiscano questi aspetti insieme a quello della ricerca dell'efficienza. Così come auspichiamo che le amministrazioni valorizzino aspetti specifici, quale la possibilità di fare concorrere i soggetti con offerte migliorative, sulla base però di prezzi fissi: in Europa i servizi che riguardano le persone e i soggetti più deboli non vengono messi all'asta. Apprezziamo che anche la Regione in coerenza alla legge sulla cooperazione sociale stia predisponendo specifiche linee guida per ottimizzare i rapporti con le pubbliche amministrazioni attraverso un lavoro che ci auguriamo venga approvato prima della pausa estiva".

"‎Il codice - aggiunge Federica Protti, responsabile Sociali di Legacoop Romagna - presenta diversi elementi di novità che come Legacoop continueremo ad approfondire con l'uscita delle prossime linee guida Anac. Tra tutti voglio sottolineare con forza l'elemento
dell'offerta economicamente più vantaggiosa come strumento di valutazione dei servizi che valorizza i progetti e non il prezzo. L'obbligo di programmazione degli enti pubblici è la chiave per rispondere ai bisogni della comunità quale effettiva presa di responsabilità degli enti".‎

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