rotate-mobile
Economia

Riflessioni e spunti sul turismo, Confcommercio traccia il futuro della Riviera

Proposta la visione di come il comparto dei servizi, dai pubblici esercizi all’intrattenimento, dai negozi ai parchi divertimento, fino ai servizi di spiaggia, siano fondamentali per l’offerta turistica

Riflessioni e spunti sul turismo che è e su quello che verrà. Nel convegno “Riviera, scelta di gusto. Food, beverage & emotions propulsori per il turismo” organizzato da Confcommercio della provincia di Rimini in collaborazione con Fipe, Silb e il patrocinio di Regione Emilia Romagna e Provincia di Rimini, i numerosi ed eterogenei relatori intervenuti al Palacongressi di Rimini hanno tracciato il quadro ad una folta platea, proponendo la visione di come il comparto dei servizi, dai pubblici esercizi all’intrattenimento, dai negozi ai parchi divertimento, fino ai servizi di spiaggia, siano fondamentali per l’offerta turistica e possano diventare sempre più attrattivi per un territorio che si propone come meta di vacanza.

Nei saluti introduttivi il presidente di Fipe della provincia di Rimini, Gaetano Callà, ha proposto un focus sulle radici del turismo romagnolo con il grande lavoro svolto dagli  imprenditori sostenuti dalle istituzioni nell’aprire mercati che oggi ci paiono scontati quali quello tedesco e del nord Europa. A Gianni Indino, presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, il compito di guidare tutti gli ospiti nel dibattito complice il forfait del direttore Comunicazione e Immagine di Confcommercio Sergio De Luca, costretto a Roma dall’influenza. Un ruolo svolto da autentico anchorman, che gli ha comunque permesso di ribadire che: “siamo in tanti a creare la cosiddetta movida, che sul solo territorio riminese supera il miliardo e 100mila Euro di fatturato, con 9.000 imprese attive e circa 42.000  occupati. Dobbiamo e dovete avere fiducia nel mondo dell’intrattenimento e mi riferisco anche a quel mondo della notte che aggiunge e non toglie (e da solo vale il 4% del Pil italiano). I motivi predominanti del successo del nostro territorio sono sempre stati il sorriso, l’accoglienza, la disponibilità. Queste doti possono essere tramandate, ma dobbiamo essere pronti a costruirle con i luoghi dedicati alla formazione dei ragazzi che possono acquisire l’umanità e l’animo della disponibilità all’accoglienza. Imparare a sorridere non è facile: dobbiamo dotare i nostri giovani delle competenze e insegnare loro l’arte del sorriso”.

Poi si sono susseguiti sul palco gli ospiti: l’istrionico Piero Chiambretti ha raccontato con accorata passione la genesi dei suoi 5 ristoranti a Torino, di come “la diversificazione, ovvero creare offerta per tutti i gusti e le possibilità, è stato il suo punto di riferimento e anche quello che fa grande la Riviera di Rimini”, mentre il dj e producer Andrea Damante ha sottolineato come “la Riviera rimane modello per il divertimento notturno. Mi piace venire a suonare qui perché i locali sono belli, al passo con le tecnologie e ben frequentati”. Sul tema dell’intrattenimento da ballo e spettacolo, il presidente del Silb – Fipe nazionale, Maurizio Pasca, ha voluto porre l’attenzione sulle difficoltà del settore “tra cui spicca una tassazione fortissima ben superiore ai competitor internazionali e su cui è necessario intervenire per valorizzare il ruolo di propulsore turistico del comparto, che da sempre rappresenta un traino per interi territori”. Lo chef Mariano Guardianelli di Abocar Due Cucine nel raccontare al pubblico la sua esperienza, ha posto l’accento sulla qualità “che non significa solo essere o diventare stellati, ma che deve essere vissuta come un investimento da tutti i ristoratori. Scelta e cura delle materie prime di stagione, trattarle adeguatamente pensando alla soddisfazione del cliente significa creare un comparto del food capace di fare destinazione turistica”.

Dalla ricerca statistica dell’Ufficio Studi Fipe presentata dal direttore Luciano Sbraga è emerso come i cittadini dei Paesi dell’Est siano innamorati del nostro territorio, della nostra cucina e dei servizi che la costa romagnola sa offrire. Questo un mercato su cui porre l’accento. Inoltre, abbiamo registrato che la proposta di ristorazione della provincia di Rimini secondo Tripadvisor è risultata la più elevata in Italia e anche in Emilia Romagna, regione più apprezzata per il food. I sentiment che portano Rimini in vetta sono l’atmosfera insieme all’ottimo rapporto qualità/prezzo”.

La professoressa Patrizia Battilani del CAST (Centro di Studi Avanzati sul Turismo) dell’Università di Bologna – Campus di Rimini, ha regalato alcuni spunti interessanti sullo “shopping nelle città turistiche. Percorsi che vanno messi in atto per non lasciare indietro una parte fondamentale del turismo che appare in forte crescita in varie parti del mondo, sia quello legato alla moda, sia quello legato ai souvenir: dai festival interamente dedicati dello shopping in voga in  Turchia e nei Paesi asiatici, fino alle idee che arrivano dal distretto londinese o di quello degli orologi di Lucerna, fino alle griffe milanesi che sempre più spesso aggiungono una parte food alle esperienze della vendita in boutique”.

Dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi, presente anche nella veste di presidente di Visit Romagna, la consapevolezza di aver tracciato “linee di sviluppo turistico sugli hub, ovvero gli elementi centrali. Dall’arte al food, dalla cultura, al divertimento, ai servizi: la riqualificazione è partita – ha detto agli imprenditori in sala – con opportuni strumenti urbanistici e non. Una partita che l’amministrazione è pronta a  giocare insieme ai privati per costruire una Riviera sempre più competitiva anche sui mercati internazionali in questo mondo che muta a grande velocità anche nel modo di vivere una vacanza”.
L’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, ha spiegato alla sala il nuovo strumento con cui la Regione “dà slancio alla riqualificazione urbana sostenendo gli interventi pubblici e accompagnandola ad incentivi per le attività imprenditoriali legate al turismo. Anche sollecitati da Confcommercio  - ha continuato l’assessore Corsini - abbiamo capito che queste risorse, ovvero 25 milioni Euro per la costa romagnola, dovevano essere una leva finanziaria non solo per il settore ricettivo, ma anche per le altre componenti della filiera turistica come le imprese legate all’intrattenimento. Un’opportunità per alzare l’asticella dell’intero sistema”.

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo aver sottolineato come l’Emilia Romagna abbia fatto “delle sue eccellenze delle leve turistiche” ha detto che la Regione “è pronta ad accompagnare la costa nel suo progetto di aumento e qualificazione dell’offerta turistica”. Poi ha puntato il suo intervento sulle infrastrutture, soprattutto quelle legate alla mobilità: “Abbiamo investito per aumentare le tratte ferroviarie, vogliamo sbloccare la Cispadana e lo mettere mano allo snodo autostradale di Bologna per far sì che la Riviera sia sempre più comodamente raggiungibile. Saremo al fianco dell’aeroporto di Rimini, non con soldi a fondo perduto, ma supportandolo nei suoi progetti di rilancio e consolidamento”. Al presidente nazionale di Fipe – Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, sono state affidate le conclusioni su temi nazionali: “Il nostro massimo impegno a Roma sarà concentrato per disinnescare nuovamente le clausole di salvaguardia evitando l’anno prossimo un enorme aumento dell’Iva e la reintroduzione di uno strumento simile ai voucher per un costo e una flessibilità del lavoro che sia d’aiuto alle imprese”.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riflessioni e spunti sul turismo, Confcommercio traccia il futuro della Riviera

RiminiToday è in caricamento