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Economia

Crisi e disoccupazione, il 13,5% dei giovani è senza lavoro

In Emilia-Romagna è disoccupato il 13,5% dei giovani tra i 15 e i 29 anni, mentre è stimata attorno al 5,6% la percentuale di persone che non studia e non lavora

In Emilia-Romagna è disoccupato il 13,5% dei giovani tra i 15 e i 29 anni,  mentre è stimata attorno al 5,6% la percentuale di persone che non studia e non lavora. Inoltre sono circa 120 mila i giovani con contratti di lavoro atipici. A livello nazionale il tasso di disoccupazione nella stessa fascia d’età 15 – 29 è del 29%, a cui vanno aggiunti i ragazzi che non studiano e non lavorano. I dati sono stati illustrati nella presentazione dei provvedimenti economici varati dalla Giunta per i giovani.

“Innovare e qualificare il lavoro, contrastare le precarietà dei giovani e sostenere le imprese. Obiettivi questi condivisi con le forze socio-economiche emiliano romagnole per rispondere non solo al processo di crisi ma per interpretare i cambiamenti dei sistemi produttivi internazionali. Noi non abbiamo mai pensato a due tempi separati, uno per superarre la crisi l’altro per innescare la crescita”, ha affermato . il presidente della Regione Vasco Errani.

Sono circa 180 i milioni di euro, in tre anni, investiti per sostenere la crescita economica in Emilia-Romagna e oltre 46 milioni di euro per la stabilizzazione dei giovani nelle imprese per l’occupazione giovanile e contrastare la precarietà. Gli specifici interventi sono stati illustrati dagli assessori regionali al Lavoro Patrizio Bianchi e alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli. Inoltre il presidente Errani ha aggiunto che «tre sono gli assi su cui vogliamo puntare: il credito per dare alle imprese le risorse necessarie per investire, l’innovazione e la formazione e premiare le aziende che hanno avuto in questi anni comportamenti virtuosi».
 
«Nel programma – ha spiegato l’assessore Muzzarelli - per le attività produttive ci sono le direzioni di marcia, e ci sono anche risorse concrete per favorire le imprese a conseguire i loro obiettivi. Con le risorse messe in campo, vogliamo favorire misure di stimolo alla crescita economica, accesso al credito, premialità delle imprese virtuose. L'Emilia-Romagna deve crescere, e deve farlo a partire da quel sistema imprenditoriale che in questi anni ha saputo resistere alla crisi, e ora continua a mettersi in gioco assicurando occupazione stabile. Elemento importantissimo è che queste misure hanno la condivisione delle forze economiche e sociali, e questo per noi è un elemento di grande importanza».
 
«La Regione crede nei giovani e investe per la stabilizzazione e la buona occupazione – ha spiegato l’assessore Bianchi - mettiamo a disposizione una somma molto ingente, 46 milioni, per le imprese che vogliono assumere dei giovani e per fare più formazione, e creare maggiori più intelligenze. Oggi si compete nel mondo se si hanno più competenze, vuol dire più scuola, più formazione, più qualifiche. Tutte le nostre imprese devono agire per avere più qualità».
 

Programma Attività produttive e Ricerca - Ben 180 milioni di euro, in tre anni, le risorse previste per il nuovo Programma regionale delle attività produttive e della ricerca industriale per il 2012-2015. Programma punta a: innalzare il livello di competitività e di attrattività territoriale, promuovere un ecosistema efficiente della ricerca e dell’innovazione, garantire una domanda pubblica e privata orientata all’innovazione, sostenere il rafforzamento tecnologico ed organizzativo delle filiere, accrescere il livello di internazionalizzazione delle imprese, garantire finanza per la nascita, la crescita e l’innovazione delle imprese.

Dopo un anno di confronto con la società emiliano romagnola, la Giunta regionale ha approvato il documento relativo ai due Programmi delle attività produttive e della ricerca, che nei prossimi mesi dovrà essere approvato dall’ Assemblea Legislativa. Sono 6 i programmi operativi, a cui si aggiunge l’assistenza tecnica, individuati come strumenti attuativi del Programma rispondenti ad una logica di specializzazione delle policies ed integrazione degli strumenti, tesi a garantire operatività, strategicità e continuità nel tempo.

Nel dettaglio si tratta: ricerca industriale e trasferimento tecnologico (PRRIITT) con 45 milioni di euro in tre anni; innovazione, qualificazione e responsabilità sociale delle imprese (36 milioni di euro in tre anni); finanza per la crescita e lo sviluppo delle imprese (30 milioni di euro in tre anni); internazionalizzazione per il sistema produttivo (42 milioni di euro in tre anni); sviluppo territoriale e attrattività (24 milioni di euro in tre anni); semplificazione, sviluppo digitale e partenariato (1,5 milioni di euro in tre anni); assistenza tecnica (1,5 milioni di euro in tre anni).
Gli interventi, e le risorse previste per realizzarli, risultano fondamentali per affrontare i temi posti dalla crisi economica e puntare alla crescita.

I documenti di programmazione economica si muovono nel solco del “Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva – promosso dalla Regione e sottoscritto dalle istituzioni e dalle associazioni imprenditoriali e sindacali - che punta a promuovere un sistema produttivo dinamico e competitivo fondato sull’uso efficiente delle risorse, sulla circolazione di conoscenza, creatività ed innovazione, assicurando sia elevata occupazione che qualità del lavoro. Sapere, green economy e made in Italy gli assi attorno a cui ruotano gli interventi.

Piano straordinario per l’occupazione dei giovani e per le competenze delle imprese - Il Piano prevede 4 fondi con una dotazione complessiva di 46 milioni di euro: Fondo apprendistato (20 milioni), Fondo per l’assunzione e la stabilizzazione (20 milioni), Fondo 30-34 anni (3 milioni), Fondo fare impresa (3 milioni). Il Piano comprende inoltre 2 accordi con i Fondi interprofessionali For.te e Fon.ter.

Fondo apprendistato - La Regione promuove il contratto di apprendistato per  l’importante contenuto formativo che permette ai giovani di incrementare le proprie competenze. Vengono definiti 3  percorsi, diversificati in funzione delle condizioni di accesso, come età e titoli posseduti dai ragazzi. Per tutti e tre i percorsi la Regione finanzia il percorso formativo attraverso voucher e riconosce alle imprese un incentivo legato alla formazione. Per i giovani fino a 25 anni di età, sprovvisti di titolo di qualifica o di diploma, la Regione incentiva il contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma. Per i giovani tra i 18 e i 29 anni il contratto previsto è l’apprendistato professionalizzante o il contratto di mestiere, in cui la parte formativa di 120 ore nel triennio è parte integrante del contratto di lavoro. Per i giovani fino a 30 anni in possesso di un diploma o di una laurea la tipologia contrattuale incentivata dalla Regione è l’apprendistato di alta formazione e ricerca.

Fondo per l’assunzione e la stabilizzazione - Si tratta di incentivi all’assunzione o alla trasformazione di altre forme contrattuali a tempo indeterminato. Una nuova assunzione a tempo indeterminato sarà incentivata per un lavoratore uomo con 7 mila euro, per una lavoratrice con 8 mila. La trasformazione di un contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato sarà incentivata con 3 mila euro per i lavoratori e 4 mila per le lavoratrici, mentre la trasformazione di altri tipi di contratto, diversi dall’apprendistato, riceveranno 6 mila euro per gli uomini e 7 mila per le donne.

Gli incentivi saranno graduati, da 0 al 150%, attribuendo premi maggiori alle aziende che non hanno licenziato al 31 dicembre 2011: se l’azienda ha licenziato da meno di 12 mesi non avrà alcun incentivo, se ha licenziato nel periodo compreso tra 12 e 24 mesi riceverà il 50%, da 24 a 36 mesi avrà il 100% dell’incentivo, se invece sono almeno 36 mesi che non ha licenziato riceverà il 150%. Inoltre il contratto di lavoro dovrà essere mantenuto per almeno 3 anni, periodo in cui l’azienda non potrà ricorrere agli ammortizzatori sociali per i lavoratori assunti, pena la revoca dell’incentivo. Il monitoraggio dell’andamento delle assunzioni e del mantenimento in organico dei lavoratori assunti con l’incentivo sarà effettuato dalla Regione ogni 6 mesi attraverso il Sistema Informativo Lavoro dell’Emilia-Romagna.

Fondo 30 – 34 - La Regione finanzia il percorso formativo attraverso i voucher, realizzato prima dell’accensione del contratto per ridurre il divario tra le competenze richieste dall’impresa e le competenze possedute dai giovani, e favorirne quindi l’assunzione a tempo indeterminato.

Fondo Fare Impresa - Il Piano prevede percorsi formativi e di consulenza ad accesso individuale per i giovani dai 18 ai 34 anni, personalizzabili nella durata, nelle competenze in ingresso e in uscita, e nei servizi e che saranno erogati dagli enti di formazione accreditati.
La Regione inoltre intende finanziare anche un’offerta di azioni formative e di accompagnamento a supporto alle imprese e i sistemi di imprese che hanno attivato processi di riorganizzazione, riposizionamento e innovazione per affrontare la ripresa economica. Attraverso appositi bandi saranno finanziate azioni di accompagnamento per innalzare le competenze dell’imprenditore e delle figure chiave, che permettano alle impresa un posizionamento competitivo.

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