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Economia

Turismo in provincia di Rimini: aumentano presenze e arrivi

L'analisi della Camera di Commercio sui dati provvisori del 2018 resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna

I dati provvisori relativi al movimento turistico nell’anno 2018 per il territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna, registrano risultati positivi: aumentano, infatti, rispetto al 2017, sia gli arrivi, del 2,5% (4.853.360 unità), sia le presenze, dell’1,6% (21.669.542 unità). Il turismo nazionale, che incide in misura prevalente (80,6% degli arrivi totali, 77,5% delle presenze complessive), riporta incrementi superiori rispetto al turismo straniero: +2,7% per gli arrivi italiani e +1,6% per quelli esteri, +1,8% per le presenze italiane e +0,9% per quelle estere. Per ciò che riguarda i flussi stranieri, i principali Paesi di provenienza sono la Germania (19,8% degli arrivi stranieri, 22,9% delle presenze straniere), la Svizzera (10,9%, 11,4%), la Russia (10,9%, 10,7%), la Francia (8,0%, 9,1%) e la Polonia (5,5%, 4,7%); la somma degli arrivi e delle presenze dei suddetti Paesi supera la metà del movimento estero: 55,1% degli arrivi stranieri e 58,8% delle presenze straniere. La permanenza media (rapporto presenze/arrivi) dei turisti che soggiornano nel territorio Romagna è pari a 4,5 giorni (4,3 gg. per i turisti italiani e 5,2 gg. per gli stranieri); rispetto al 2017 rimane stabile. Negli ultimi dieci anni si assiste a un calo della permanenza media, che passa da 5,4 giorni nel 2008 a 5,0 giorni nel 2013, per arrivare a 4,5 giorni nel 2018; in sostanza, -0,9 giorni nel lungo periodo e -0,5 giorni nel medio periodo.

I dati provvisori relativi al movimento turistico nell’anno 2018 per la provincia di Rimini, resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna, registrano risultati positivi: aumentano, infatti, rispetto al 2017, sia gli arrivi, del 3,0% (3.711.863 unità), sia le presenze, dell’1,4% (16.188.285 unità). Il turismo nazionale, che incide in misura prevalente (79,6% degli arrivi totali, 76,4% delle presenze complessive), riporta, rispetto al turismo straniero, incrementi superiori sia in termini di arrivi che di presenze: +3,3% per gli arrivi italiani e +2,0% per quelli esteri, +1,7% per le presenze italiane e +0,5% per quelle estere. Per ciò che riguarda i flussi stranieri, i principali Paesi di provenienza sono la Germania (18,5% degli arrivi stranieri, 20,7% delle presenze straniere), la Russia (13,2%, 13,4%), la Svizzera (10,6%, 11,2%) e la Francia (8,1%, 9,3%); la somma degli arrivi e delle presenze dei suddetti Paesi supera la metà del movimento estero: 50,4% degli arrivi stranieri e 54,6% delle presenze straniere.

Il flusso turistico è quasi interamente assorbito dai comuni marittimi (98,1% degli arrivi, 99,0% delle presenze) mentre una quota relativamente esigua si concentra nell’entroterra (rispettivamente, 1,9%, 1,0%); i principali comuni di attrattività turistica risultano Rimini (50,0% degli arrivi, 46,1% delle presenze), Riccione (23,7%, 22,5%), Bellaria (10,7%, 13,7%), Cattolica (9,5%, 11,6%) e Misano Adriatico (4,2%, 5,1%). In termini di variazione annua, crescono i flussi turistici nei comuni marittimi (arrivi: +3,0%, presenze: +1,4%), in particolare a Riccione e Cattolica, e nei comuni dell’entroterra (arrivi: +3,6%, presenze: +2,1%). La permanenza media (rapporto presenze/arrivi) dei turisti che soggiornano in provincia di Rimini è pari a 4,4 giorni (4,2 gg. per i turisti italiani e 5,1 gg. per gli stranieri); rispetto al 2017 rimane stabile. Negli ultimi dieci anni si assiste a un calo della permanenza media provinciale, che passa da 5,2 giorni nel 2008 a 4,9 giorni nel 2013, per arrivare a 4,4 giorni nel 2018; in sostanza, -0,8 giorni nel lungo periodo e -0,5 giorni nel medio periodo. Cali che caratterizzano sia il comparto marittimo (5,3 gg. nel 2008, 5,0 gg. nel 2013, 4,4 gg. nel 2018) che l’entroterra, anche se qui vi era stato, tra il 2008 e il 2013, un temporaneo incremento (2,5 gg. nel 2008, 2,9 gg. nel 2013, 2,3 gg. nel 2018).

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