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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Economia: prosegue la flessione dell'export per le aziende della provincia di Rimini

Dopo il -3,9% registrato nel 1° trimestre di quest'anno, anche il 2° trimestre si chiude con una variazione percentuale negativa dell'1,6%; il risultato complessivo del 1° semestre 2015 fa registrare un -2,7%

Continuano a non essere confortanti i dati sull’export in provincia di Rimini: dopo il -3,9% registrato nel 1° trimestre di quest’anno (rispetto al 1° trimestre 2014), anche il 2° trimestre 2015 si chiude con una variazione percentuale negativa dell’1,6% (rispetto ad aprile-giugno 2014); il risultato complessivo relativo al 1° semestre dell’anno in corso, sul 1° semestre 2014, fa registrare un -2,7% (da 935.950.030 euro a 910.413.624 euro). Segno più invece per l’Import: dopo il +10,1% dei primi tre mesi, si registra un ulteriore incremento del 15,9% tra aprile-giugno, per un complessivo +13,1% al 1° semestre 2015, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (da 355.351.471 euro a 401.867.004 euro). Il saldo della bilancia commerciale è comunque positivo: +508.546.620 euro, in contrazione.   In Emilia-Romagna, nei primi sei mesi dell’anno, l’Export aumenta del 4,4%, in linea con la variazione nazionale (+5%). Le uniche variazioni negative si registrano in regione per Rimini e  Piacenza (-0,7%), mentre l’incremento maggiore riguarda la provincia di Forlì-Cesena (+7,8%), seguita da Ferrara (+7,2%) e Bologna (+7%).  

Ad incidere maggiormente sul calo in provincia sono soprattutto le diminuzioni di esportazioni di: Articoli di abbigliamento - escluso l'abbigliamento in pelliccia (ancora principale prodotto esportato) con -10%, dalle Altre macchine di impiego generale (-15,3%), dalle Navi e imbarcazioni (-30,3%) e dai Materiali da costruzione in terracotta (-12,6%); incrementi invece si registrano per Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili del 14,6% (secondo prodotto esportato in provincia), Apparecchi per uso domestico (+16,9%) e Altri prodotti in metallo (+4,9%). Con riferimento ai Paesi, il crollo più evidente nelle destinazioni dei prodotti è segnato dalla Russia (-37,5%), con una quota sul valore del totale esportato (5,2%, 5° posto) che scende di circa tre punti percentuali rispetto al 2014 (8,1%) e più che dimezzata rispetto al 2013 (11,9%), quando occupava il 1° posto; in diminuzione anche le esportazioni verso la Francia (-8,1%), la Germania  (-7,5%) e in particolare la Spagna (-30,7%) mentre aumentano fortemente quelle relative agli Stati Uniti (+32,9%), ora principale Paese export, e al Regno Unito (+12,3%).

I primi tre prodotti (per incidenza sul valore complessivo) esportati ed importati nel primo semestre 2015 dal territorio riminese sono: - Articoli di abbigliamento - escluso l'abbigliamento in pelliccia (25,4% sul totale export); - Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (14,0%); - Altre macchine di impiego generale - forni e bruciatori, sistemi di riscaldamento e refrigerazione, macchine e attrezzature per ufficio escl. computer, macchine di sollevamento e movimentazione (7,2%); - Articoli di abbigliamento - escluso l'abbigliamento in pelliccia (18,9% sul totale import); - Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati (11,2%); - Altri prodotti in metallo - bidoni in acciaio, imballaggi leggeri in metallo, articoli di bulloneria, prodotti fabbricati con fili metallici, catene e molle (5,9%).

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