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Federconsumatori: "Diminuiscono i costi dell'energia, ma i prodotti alimentari in costante aumento"

"Si tratta di dinamiche contrastanti, dietro alle quali a nostro avviso si nascondono ancora “astuzie” e fenomeni speculativi"

L’inflazione a giugno prosegue la sua corsa in discesa, secondo l’Istat: il tasso generale a Rimini si attesta al 6,4%.  Il carrello della spesa, si ferma al 10,3%. Ma attenzione, se da un lato diminuisco i prezzi dei beni energetici, dall’altro rimangono a due cifre molti prodotti alimentari (pane  e cereali +11%) (latte formaggi e uova + 14,4%) (oli e grassi + 22,2%)  (vegetali + 11,7%). Aumentano anche i prezzi dei servizi relativi ai trasporti e dei servizi ricreativi, come di consueto in estate.

"Si tratta di dinamiche contrastanti, dietro alle quali a nostro avviso si nascondono ancora “astuzie” e fenomeni speculativi: i prezzi, infatti, dovrebbero in molti casi scendere rispetto ai livelli elevatissimi a cui si sono attestati nei momenti di maggiore crisi sul piano energetico e di rifornimento delle materie prime, mentre nella migliore delle ipotesi rimangono stabili, anzi continuano ad aumentare", dice Federconsumatori.

Secondo l’Osservatorio Federconsumatori sui prezzi di un paniere di 30 prodotti fondamentali è emerso che, a fronte di un tasso di inflazione, oggi, del 6,4%, i prezzi dei prodotti essenziali sono aumentati mediamente di oltre il doppio, cioè del 13,8% (prendendo a riferimento i prezzi applicati a luglio 2022 e quelli di luglio 2023).

"Una dinamica allarmante e pericolosa, su cui si allunga il mancato rinnovo dell’accordo sui cereali ucraini, dinamica allarmante soprattutto perché incide ed erode il potere di acquisto delle famiglie: con l’inflazione a questi livelli, le ricadute, secondo le stime dell’Osservatorio sono pari a 1.907,20 euro annui a famiglia. Ma l’impatto non è uguale per tutti: sono le famiglie meno abbienti a subire in maniera più forte e in molti casi insostenibile le conseguenze degli aumenti".

"È necessario, pertanto, che il Governo rivolga lo sguardo e l’attenzione a queste famiglie, operando un incremento del potere di acquisto specialmente delle famiglie a reddito fisso, una detassazione dei salari e rendendo strutturale il taglio del cuneo fiscale. Inoltre, è indispensabile l’avvio immediato di monitoraggi capillari dei prezzi da parte del Garante, a partire dal livello locale come da tempo Federconsumatori Rimini sta chiedendo,  con l’aiuto delle Associazioni dei Consumatori, per rilevare e contrastare in maniera tempestiva i fenomeni speculativi" conclude la nota.
 

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