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Economia

Fiere, sulla possibile fusione "Bologna-Rimini" i Cinque Stelle convocano i sindaci in Regione

Silvia Piccinini, capogruppo regionale Movimento 5 Stelle: "Serve assicurare la massima trasparenza ad un'operazione che, ad oggi, è avvolta ancora nel mistero"

I 5 stelle fanno chiamare Virginio Merola e Andrea Gnassi in Regione sull'ipotesi di fusione tra le fiere di Bologna e Rimini. La richiesta di audizione urgente in commissione, insieme all'assessore regionale alle Attività produttive Vincenzo Colla e ai vertici delle due fiere, è stata presentata dalla consigliera M5s Silvia Piccinini. "Sull'ipotesi di fusione tra le fiere di Rimini e Bologna - afferma Piccinini- crediamo che sia necessario assicurare la massima trasparenza ad un'operazione che, ad oggi, è avvolta ancora nel mistero tra smentite, frenate e improvvise accelerazioni".

Da quello che è emerso in queste settimane "su questo progetto le posizioni dei Comuni e quella della Regioni sono molto differenti, tanto da far supporre che non ci sia al momento una visione unica su questo matrimonio", sottolinea la 5 stelle. Una situazione "che di certo non aiuta a capire quale sia il piano industriale, le strategie di rilancio e le possibili sinergie".

Inoltre, "crediamo che qualsiasi ipotesi di fusione debba necessariamente partire da un'approfondita analisi della situazione occupazionale nata dall'emergenza Coronavirus". I lavoratori di BolognaFiere, ricorda infatti Piccinini, "stanno attraversando un periodo molto delicato con una riduzione dell'orario di lavoro anche del 100% e che potrebbe protrarsi fino alla fine del 2020. Una situazione dunque di emergenza vera che deve essere al centro di qualsiasi piano di rilancio o fusione. Ecco perché- conclude - chiediamo che Regione, Comuni e i vertici dei due enti fieristici facciano assoluta chiarezza". 

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