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Fotovoltaico, 'vola' la Valmarecchia: ma la crescita rallenta

Gli effetti del Decreto Romani sugli incentivi per le fonti di produzione di energia rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, si fanno sentire anche in provincia di Rimini.

Gli effetti del Decreto Romani sugli incentivi per le fonti di produzione di energia rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, si fanno sentire anche in provincia di Rimini. Da giugno a settembre infatti i kW installati da impianti fotovoltaici sono cresciuti solo del 16,9%. In valore assoluto siamo arrivati a 36.374,6 kW, che certamente rappresentano un aumento significativo rispetto all’inizio dell’anno (+ 275,9%). Nel periodo gennaio-marzo i kW istallati aumentano del 90%, nel periodo marzo giugno l’incremento è del 69,1%.

L’incremento nel terzo trimestre è solo del 16,9%.

Una situazione quindi molto complessa, in cui ha pesato molto l’incertezza legislativa sull’importo dei finanziamenti e ora la previsione della progressiva diminuzione degli incentivi.
 
Dai dati risulta abbastanza chiaro che la Valmarecchia finora è stata la parte del territorio della provincia maggiormente interessata dall’incremento del fotovoltaico: Casteldelci, Pennabilli e Talamello spiccano per aumento dei kW allacciati in rete e che beneficiano dei contributi erogati attraverso il sistema del GSE (Gestore Servizi Energetici), seguiti ad una certa distanza da Montefiore e Saludecio, in Valconca.

Per potenza istallata Rimini rimane comunque assolutamente in testa alla classifica, seguita da Cattolica, Torriana, San Leo, Pennabilli, Santarcangelo di Romagna e San Giovanni in Marignano.
 
Occorre dire che dai dati è difficile distinguere quanti kW siano attribuibili ad impianti a terra e quanti ad impianti su edifici; tuttavia ci pare di poter sostenere che una parte significativa è prodotta da impianti integrati (almeno il 50%). Va ricordato inoltre che alcuni nuovi impianti sono a terra, ma ubicati in aree destinate a servizi o altre destinazioni urbanistiche, e quindi non sono da annoverare tra gli impianti realizzati su terreno agricolo.

Infine osservando i dati si nota che Rimini finisce all’ultimo posto nel rapporto tra kW istallati per numero di abitanti, mentre rimane in una posizione intermedia  per numero di impianti realizzati per abitante.
 
Da ciò si ricava il dato che gli impianti che sorgono sul nostro territorio hanno dimensioni e potenze medio - piccole. Insomma l’idea del rispetto e dell’attenzione al territorio si è affermata e viene rispettata anche dagli imprenditori. A conferma citiamo il fatto che nessun impianto a terra supera il MW di potenza, mentre sui tetti esistono impianti che superano tale potenza, come ad esempio a Pennabilli.
 
L’Assessore all’Ambiente e all’Energia - Stefania Sabba - esprime “preoccupazione per il continuo mutare delle norme di settore che crea disagio e incertezza tra gli imprenditori che vogliono investire in impianti fotovoltaici e nelle rinnovabili più in generale. Inoltre, visti i repentini cambi di impostazione, anche il futuro è incerto, nel senso che in qualsiasi momento il Quarto Conto Energia può essere messo in discussione. Va espressa comunque una valutazione positiva sul fatto che nessuno finora ha inteso proporre mega impianti, invasivi e basati su  iniziative finanziarie piuttosto che sul legame con le imprese e con il territorio. Insomma, il sistema delle piccole e medie imprese sembra aver creato un piccolo ma importante processo virtuoso. Si tratta ora di proseguire su questa strada, anche rispetto alle altre tipologie di fonti energetiche rinnovabili. Ed è quello che vorremmo fare con il Primo Piano energetico della Provincia”.
 

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