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Economia Morciano di Romagna

Fusione Cherry Bank e Popolare Valconca, l'ultima parola ai soci. "Si percepisce un clima positivo"

Tempo di bilanci per i commissari straordinari Fioretto e Casale: "A oggi non si è levata alcuna voce contraria a questa operazione". L'assemblea entro la fine di novembre

Dopo il via libera da parte della Banca d’Italia, per l’accordo tra Cherry Bank e Banca Popolare Valconca si entra nella volata finale. Nei prossimi giorni verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’avviso di convocazione dell’assemblea straordinaria, che dovrà esprimersi sull’iniziativa e che, con tutta probabilità, si terrà entro la fine di novembre. I documenti relativi alla fusione devono essere presentati almeno 30 giorni prima rispetto alla convocazione. L’obiettivo dei commissari è quello di concludere l’operazione di aggregazione entro la fine del 2023.

I commissari straordinari Livia Casale e Francesco Fioretto spiegano di percepire un clima positivo. “La percezione che noi abbiamo è che si sta coagulando un orientamento favorevole da parte dei soci. Gioca di sicuro un ruolo significativo l'autorevolezza del partner, che è una figura imprenditoriale con un track record di rilievo. Ma è importante anche il contenuto dell'offerta, che risponde alle principali esigenze manifestate dagli azionisti della Valconca. L'operazione ha quindi suscitato un grande interesse e, a oggi, non si è levata alcuna voce contraria. Non dimentichiamo tuttavia che l'assemblea dei soci è sovrana e che ogni votazione ha le sue dinamiche. La prudenza impone quindi di non dare nulla per scontato. Questa è la situazione che si percepisce al momento".

Francesco Fioretto racconta l’avanzamento dell’iter e gli ultimi aggiornamenti. “E’ una tappa significativa. Aggiungo che ha un valore simbolico importante, tenuto conto della situazione al momento in cui è partito il nostro percorso: giornate difficili e di tensione. Prima di affrontare l’ultimo miglio che ci porterà all’assemblea, abbiamo riunito il personale della banca per condividere questo momento e dare merito anche a loro dei risultati finora conseguiti. Abbiamo potuto svolgere la nostra attività perché c’era una struttura che ha saputo far fronte nei momenti difficili. Ma non possiamo non ringraziare anche i clienti che hanno confermato la loro fiducia alla banca e i soci, con i quali abbiamo sempre dialogato costruttivamente”.

“Questa operazione ha un senso industriale – proseguono i commissari straordinari -. Al di là di tutti i doverosi test di sostenibilità patrimoniale che l’Autorità di Vigilanza effettua, nel dare un’autorizzazione vengono vagliati anche gli aspetti strategici e industriali. Quindi un discorso di mercato, che in questo caso ha un senso sia per la Valconca sia per Cherry Bank. E’ un’aggregazione nuova, tra una banca giovane e specializzata e una banca storica del territorio, ma ci sono le premesse perché si vada avanti. Può essere un arricchimento per entrambe le realtà”.

Durante le scorse ore la segreteria provinciale della Fai di Rimini ha chiesto di essere partecipe per capire quale sarà il futuro del personale della Banca Popolare Valconca. Sul tema giungono immediate rassicurazioni da parte dei commissari straordinari: “Ovviamente abbiamo sempre parlato con i sindacati aziendali, in un clima sereno. Cherry Bank ha manifestato l’intenzione di salvaguardare i livelli occupazionali: è una banca in espansione e ha bisogno di personale. Non ci saranno quindi sconvolgimenti organizzativi ed eventuali casi di mobilità territoriale riguarderanno solo chi manifestasse il proprio interesse in tal senso. Un elemento importante della missione dei commissari è la salvaguardia dell’occupazione”, sottolineano Casale e Fioretto.

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