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Economia

Il "Federico Fellini" è l’aeroporto italiano con la crescita maggiore

A settembre superato il tetto dei 60mila passeggeri, con i 332 mila viaggiatori da inizio anno è il 10° scalo italiano per traffico Extra Schengen

Settembre è un altro mese con segno + per l’aeroporto Fellini. Il volume passeggeri complessivo, infatti, è pari a 60.089 passeggeri, con un delta positivo rispetto al 2018 di circa +17%. I primi 5 mercati del mese sono: 1) Federazione Russa - il 49% del portafoglio complessivo - con oltre 29 mila passeggeri (+11%); 2) l’Ucraina con 6.417 passeggeri (+89%); 3) Polonia con 3.375 passeggeri (+27%); 4) Ungheria con 3.310 passeggeri (nuovo mercato) e 5) UK con 2.835 passeggeri (+2,6%). I primi 5 mercati da inizio anno invece sono: 1) Federazione Russa - il 53% del portafoglio - con circa 175 mila passeggeri (+14,5%); 2) Polonia che con 37.311 passeggeri è quello che cresce di più (+104,7%); 3) l’Ucraina con circa 25 mila passeggeri (+50,1%); 4) Albania con circa 22 mila passeggeri (-5,2%) 5) UK con 17.574 passeggeri (-0,5%). Il traffico proveniente dall’area extra Schengen è il 74% del volume complessivo mentre quello proveniente dall’area Schengen è pari al 26%. Da inizio anno i passeggeri complessivi (aviazione commerciale e generale) sono 332.744, con un delta positivo rispetto al 2018 di circa +23%.

 La crescita costante dei passeggeri dall’inizio della gestione AIRiminum 2014, partita con l’aggiudicazione della gara ENAC dopo il fallimento di Aeradria e la successiva chiusura dello scalo, si evince pienamente dal grafico seguente dei passeggeri mensili da aprile 2015 a settembre 2019. I passeggeri mensili, soprattutto nei mesi maggio - settembre, crescono ogni anno costantemente, registrando un’impennata nell’estate del 2019 in cui il tetto dei 60 mila passeggeri è stato superato in tutti i 4 mesi estivi da giugno a settembre. Più precisamente, in tale periodo 251.843 passeggeri hanno transitato presso l’aeroporto di Rimini registrando +29% rispetto allo stesso periodo del 2018.

Dalle statistiche di Agosto di Assaeroporti emergono altri dati importanti che vanno evidenziati. Ad agosto l’aeroporto di Rimini è risultato; il 23° aeroporto italiano per volume passeggeri (da inizio anno il 27°); il 3° nella classifica dei piccoli aeroporti (quelli con un traffico inferiore ai 2 milioni di passeggeri); il 22° aeroporto italiano per volume passeggeri stranieri (da inizio anno il 24°); il 10° aeroporto italiano per volume di passeggeri extra Schengen (stessa posizione anche da inizio anno, ossia il 10° posto).

“Con settembre si chiude un periodo di 4 mesi estivi da +29% con più di 250 mila passeggeri - commenta soddisfatta Laura Fincato Presidente di AIRiminum 2014 - che oltre ad inorgoglirci per i risultati raggiunti dimostra nella sua massima chiarezza, proprio nella settimana del TTG, il contributo strategico dell’aeroporto all’economia della Riviera e soprattutto al suo turismo internazionale. In tal senso, il valore dei 25 voli russi settimanali (soprattutto i 4 di Pobeda da Mosca, i 4 di Rossiya da San Pietroburgo e gli 8 di Ural riportati a Rimini da Bologna) e di quelli di Lufthansa si rende ancora più palese se analizzando i dati di questa estate difficile per il turismo straniero romagnolo si nota che invece Rimini vede crescere gli arrivi e i pernottamenti stranieri grazie soprattutto ai russi (+6%) e ai tedeschi (+0,1%), oltre che per polacchi, ucraini e inglesi. Tali risultati, che a fine anno saranno ancora più evidenti, ci motivano ulteriormente a perseguire la strada intrapresa forti anche del supporto ottenuto per lo sviluppo dell’aeroporto dal Presidente Bonaccini, dagli assessori Donini e Corsini, oltre che dall’APT, a cui vorrei esprimere i miei più sentiti ringraziamenti anche per il loro apprezzamento più volte espresso pubblicamente verso il nostro operato”.

“I dati di quest’estate - dichiara Leonardo Corbucci AD di AIRiminum 2014 - dimostrano che ormai l’aeroporto ricomincia a rappresentare un importante volano economico del territorio. Ipotizzando di superare i 380 mila passeggeri nel 2019, ci stiamo avvicinando sempre più rapidamente alla media storica dei passeggeri dell’aeroporto di Rimini (nel periodo 2000-2014 la media annua è stata appunto di circa 430 mila passeggeri) e questo finora senza alcun debito e contributo pubblico. Il nostro traffico è per circa l’85% “turismo incoming”; 100% con “destinazioni internazionali” (nell’anno dei 920 mila passeggeri circa 360 mila erano traffico domestico); in prevalenza “extra Schengen” che “si ferma nel territorio” con un “periodo di permanenza mediamente lungo”; che arriva nella maggior parte con “voli di linea” che hanno incrementato notevolmente il “turismo individuale”: un traffico insomma in grado di generare un importante indotto economico per il territorio e rilevanti volumi di tasse di soggiorno per le amministrazioni. Tra i piccoli aeroporti siamo i secondi per volume di traffico internazionale e nettamente i primi per traffico extra Schengen (quello più pregiato a livello turistico e maggiormente ambito dagli aeroporti e dai territori di riferimento) collocandoci al 10° posto della classifica nazionale subito dopo aeroporti importanti come Catania e Pisa e precedendo aeroporti altrettanto importanti come Bari, Brindisi, Treviso, Genova, Lamezia Terme, Roma Ciampino, Torino, Palermo e Cagliari. Possiamo affermare dati alla mano e proprio nella settimana del TTG che l’aeroporto di Rimini va considerato per il turismo una piccola eccellenza del territorio da preservare e su cui investire tutti insieme”.

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