Il segretario della Cgil Landini: "Serve lavoro con diritti e tutele"
A Rimini per la campagna #Backstage sui diritti dei lavoratori stagionali del turismo lancia la sua ricetta "applicare i contratti, cancellare quelli pirata e fare leggi che garantiscano diritti"
A Rimini per la campagna #Backstage sui diritti dei lavoratori stagionali del turismo, il segretario della Cgil Maurizio Landini ha sottolineato come al comparto che vede l'Italia come centro logistico e culla della cultura serva qualità nel lavoro ma anche, e soprattutto, rispetto per i dipendenti. "Noi vogliamo mettere al centro che la qualità del turismo è legata alla qualità della gente che vi lavora. Esiste molto nero, orari pesanti, rilanciare il turismo significa una idea di investimento e di politica industriale che metta al centro il lavoro e unifichi la storia e la cultura del nostro Paese con il turismo". A Rimini per sostenere la campagna della Filcams-Cgil a favore dei lavoratori stagionali Landini sottolinea, prima ai cronisti e poi durante il suo intervento al parco Fellini ascoltato da una cinquantina di persone, che occorre "applicare i contratti, cancellare quelli pirata, fare leggi che garantiscano diritti, chiedere al governo assunzioni negli organi che devono vigilare e costruire quelle alleanze sociali che rimettano al centro lavori e diritti". Difficile però finchè non c'è una legge sulla rappresentanza. D'altronde, prosegue, "se si vuole fare crescere un territorio si deve investire sul lavoro". L'Italia, prosegue, "potrebbe essere il centro logistico del Mediterraneo e la culla della storia e della cultura". Per cui "anzichè chiudere i porti, occorre investire, fare assunzioni, potenziare i servizi, l'ispettorato del lavoro ma anche le forze di polizia che sono sotto organico e pagate poco e male". No, continua, ai finanziamenti a pioggia, si devono "premiare gli atteggiamenti positivi, chi applica i contratti e investe". Inoltre occorre investire sulle infrastrutture materiali e sociali.
"Non ci sono solo le grandi opere, sulla Tav hanno deciso e mi pare la debbano fare. Il problema è che metà Paese non ha neanche le ferrovie". Per cui "c'è bisogno di un piano straordinario che estenda le opere che mancano. E poi c'è un problema di infrastrutture sociali, di asili, scuole e ospedali, di manutenzione del territorio". Fondamentale, per Landini, anche la sostenibilità ambientale: "Il cambiamento climatico non dipende da qualcuno in alto che si è svegliato male, ma per quello che facciamo noi, che abbiamo prodotto, per come non rispettiamo l'ambiente. Questo è un altro tema grande e serve una politica, un ruolo dello Stato. Non può essere lasciato al mercato". Infine serve un governo "che governi, che cambi le politiche sbagliate e costruisca un rapporto con l'Europa". Senza dimenticare che se la malavita organizzata è entrata nell'economia è perchè "connivenze politiche ed economiche non vengono messe in discussione". In provincia di Rimini sono ogni anno oltre 500 le vertenze della Cgil su lavoratori stagionali e secondo la segretaria provinciale Isabella Pavolucci occorre affrontare i temi della legalita', degli appalti e degli ammortizzatori sociali.
Ai cronisti che gli chiedono se sia meglio proseguire con l'attuale governo, affidarsi a uno tecnico o ritornare alle urne Landini ha risposto che "Non è un compito nostro, ma del governo e del Parlamento. Noi facciamo il sindacato. È ora di chiudere la campagna elettorale, è un anno che sono in campagna elettorale, il Paese sta andando indietro". Dunque, sottolinea, "il punto è affrontare i problemi" attraverso "un piano straordinario di investimenti, una lotta vera all'evasione fiscale, 130 miliardi di euro di cui 35 di Iva, e al lavoro nero. Serve lavoro con diritti e tutele, non si può lavorare ed essere poveri. C'e' bisogno di una legge di stabilita', come sindacati abbiamo detto al presidente del Consiglio e al governo di cambiare politiche economiche e sociali".