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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Imprese, innovazione e competitività: al via il progetto "Smart Inno"

Il progetto vede la Provincia di Rimini quale ente capofila di un’ampia rete di soggetti pubblici e privati con un budget di competenza già attributo di 689.252,96 euro

Sostegno alle piccole e medie imprese nel settore della ricerca e sviluppo al fine di incrementare la loro competitività sul mercato internazionale: questo è l’obiettivo del programma ‘Smart Inno’, inserito all’interno della Call per progetti strategici europei nell’ambito del programma IPA Adriatico, che vede la Provincia di Rimini quale ente capofila di un’ampia rete di soggetti pubblici e privati con un budget di competenza già attributo di 689.252,96 euro.

Queste risorse verranno specificatamente destinate dalla Provincia di Rimini alle azioni e agli strumenti più innovativi per permettere alle imprese locali di competere nello scenario economico europeo, attraverso partnership, incubatori d’impresa giovane, collaborazione e sensibilizzazione all’attuazione di politiche specifiche da parte delle pubbliche amministrazioni, il superamento dell’altra faccia della medaglia di un tessuto imprenditoriale ricco e dinamico, caratterizzato da una fortissima presenza della piccola e media impresa: la non sufficiente capacità di portare avanti ricerca e azioni sinergiche in ambito extranazionale, causa la dimensione aziendale contenuta e conseguente minore possibilità di investimento finanziario.

Proprio la grave crisi economica che dal 2010 ha investito l’Italia, e che da un paio d’anni a questa parte aggredisce con crescente voracità anche il territorio riminese, mette bene in evidenza la necessità, forse l’obbligo, dell’imprenditoria locale di rivolgersi (per sopravvivere e garantire occupazione) anche a mercati meno stagnanti dal punto di vista dei consumi di quello nazionale. Una recentissima indagine commissionata da Carim, Cassa di Risparmio di Rimini e Confindustria Rimini dà sostanza numerica a tale assunto. Su un campione di 180 imprese locali, ben 144 hanno dichiarato di avere contatti con l’estero. Le aziende con meno di 50 dipendenti hanno mediamente un fatturato derivante dall’export pari al 21%, mentre le medio-grandi  hanno una quota di fatturato estero sul totale di oltre il 60%.

Più della metà del campione (56,9%) dichiara di svolgere parallelamente attività di Import/Export; le aziende esclusivamente esportatrici corrispondono al 33,3 % del campione, mentre si attestano al 9,7 % del totale le aziende solo importatrici. La principale area di esportazione è naturalmente quella europea e asiatica (Russia in primis). Dall’indagine risulta che il principale ostacolo rilevato all’internazionalizzazione è di carattere conoscitivo (per la maggioranza del campione è l’individuazione di partner stranieri). Seguono quelli di tipo finanziario (soprattutto inadeguatezza di finanziamenti e risorse finanziarie), strutturale (complessità delle operazioni burocratiche) e dimensionale (scarsità di personale adeguato).

Ne consegue che i servizi ritenuti prioritari dalle imprese riminesi sono: informazioni commerciali e di mercato, legislazione doganale; ricerca di partners stranieri; formazione, orientamento ed Assistenza in materia di commercio. Va sottolineato come da questa ricerca emerga che 90 imprese su 180 abbiano sperimentato nuove forme di collaborazione all’Estero. Questo è un segnale di forte interessamento all’estero per sopperire la caduta della domanda interna. Risulta di conseguenza alto l’interesse (per il 60% del campione) a realizzare reti d’Impresa finalizzate all’internazionalizzazione.

Il progetto europeo di cui è capofila la Provincia di Rimini incide vuole incidere dunque su questa attesa, condivisa e urgente da parte dell’intero sistema socio economico locale. Non a caso nell’ultimo anno non sono state rare le iniziative attivate da Camera di Commercio, istituti creditizi e associazioni di categoria, specificatamente mirate ad ampliare e potenziare la ‘finestra’ del tessuto imprenditoriale riminese verso l’estero.

‘Smart Inno’, programma strategico dell’UE tra i più importanti sul target del sostegno alla piccola e media impresa continentale, mette dunque in piedi forme di intervento moderne proprio sui versanti particolarmente ritenuti critici dall’imprenditoria riminese che vuole concorrere in ambito europeo: conoscenza delle diverse normative, scambio di buone pratiche, individuazione dei percorsi e delle fonti di finanziamento più efficaci per tutelare la competitività della piccola e media impresa. Si tratta del più recente progetto strategico europeo sul quale sta lavorando l’Ufficio unico per le Politiche europee, che mette assieme Provincia, Comune di Rimini e Camera di Commercio di Rimini.

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