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Economia

Inflazione, Federconsumatori: "Serve riforma delle aliquote Iva e Fondo di contrasto alla povertà energetica"

Per l'associazione le risorse per finanziare le misure di sostegno "essere reperite attraverso una adeguata tassazione degli extraprofitti e un aumento della tassazione sulle transazioni finanziarie"

"A febbraio l’inflazione a Rimini si attesta a quota 1,2% sull’anno, decisamente più marcata la crescita dei prezzi relativi al carrello della spesa che cresce del 3,3%. Un andamento che vede il territorio con un più 0,4% sul dato Nazionale che si attesta al’0,8%.  Il dato del territorio determina per una famiglia media riminese ricadute che ammontano, in termini annui, a +290,00 euro". Lo rileva Federconsumatori Rimini evidenziando che tali ricadute "colpiscono oramai da troppo tempo in maniera significativa il potere di acquisto delle famiglie, specialmente quelle a basso reddito, costrette a rinunce e sacrifici per arrivare a fine mese, che intaccano persino i consumi alimentari, a partire da una riduzione del consumo di carne e pesce e da un ricorso sempre più massiccio a discount, offerte e prodotti last minute".

Inoltre l’osservatorio Federconsumatori ha monitorato i costi dei prodotti tipici Pasquali,  e dalla rilevazione emerge che "nel 2024 vi sarà un aumento medio del 6% rispetto lo scorso anno, crescono i prezzi dei prodotti a base di cioccolato, uova di cioccolato, ovetti, colombe, la scelta non manca, ma consigliamo di acquistare in modo mirato e consapevole, per evitare sprechi e spendere il giusto. Per quanto riguarda i festeggiamenti delle famiglie abbiamo rilevato, pur non rinunciando a pranzi e viaggi , un atteggiamento più attento a contenere le spese e improntato al fai date".

"Di fronte a tale andamenti continuiamo a sostenere la necessità che il Governo non abbassi la guardia: in questa fase è ancora prematuro e rappresenta un grave errore - prosegue l'associazione - Al contrario, è necessaria l’adozione di provvedimenti mirati, per ridare ossigeno alle famiglie e sostenere la domanda interna, attraverso: Una riforma delle aliquote Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe alle famiglie di risparmiare oltre 531,57 euro annui), provvedimento che va accompagnato da misure sanzionatorie di controllo. La creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica. Azioni di contrasto alle disuguaglianze, che passino per il rinnovo dei contratti, una giusta rivalutazione delle pensioni, la resa strutturale del taglio del cuneo fiscale e una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi e non ad agevolare quelli più elevati. Le risorse per finanziare le misure appena descritte possono (e devono) essere reperite attraverso una adeguata tassazione degli extraprofitti e un aumento della tassazione sulle transazioni finanziarie; nonché attraverso un serio piano di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale".

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