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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

La Cna di Rimini festeggia il Tax Free Day: inizia la parte di anno senza oneri

Il peso delle tasse incide sul 59,7% e servono 219 giorni all'anno per accumulare il denaro necessario a pagarle

Cna Rimini festeggia il Tax Free Day: comincia finalmente per le imprese riminesi la parte di anno senza oneri fiscali/contributivi in cui si produce per il profitto. Il tax free day calcolato dall’osservatorio nazionale di CNA su 113 comuni altro non è che il calcolo dei giorni necessari per soddisfare il peso complessivo della tassazione che grava sulle imprese, che a Rimini equivale al 59,7% per soddisfare il quale servono 219 giorni. Tassazione generale ancora inaccettabile, CNA Rimini proseguirà con le azioni volte ad ottenere una fiscalità più leggera e giusta proseguendo anche la campagna locale sulla TARI (tassa rifiuti) che ha portato diversi comuni della provincia ad applicare correttamente la risoluzione ministeriale, permettendo a dodici imprese di ottenere riduzioni fino al 75%.

Nasce da qui l’appuntamento che ha visto partecipare un folto gruppo di imprenditori CNA. Simbolicamente si è festeggiato la ricorrenza con  il taglio della torta e un brindisi beneaugurante: da domani tutti al lavoro solo per la propria azienda e non per il socio occulto che introita più della metà del fatturato. Ma occorre agire anche a livello locale per ridurre la tassazione. CNA Rimini prosegue con successo la campagna nei confronti delle Amministrazioni locali per l’esonero dalla TARI Tassa Rifiuti in merito agli spazi occupati dalla produzione di quelli speciali. Le aziende che hanno sostenuto la campagna stanno toccando con mano i positivi effetti ottenuti dalla corretta applicazione della normativa.

Dagli avvisi 2016, dodici imprese si sono viste riconoscere riduzioni del costo dal 50% al 75% nei Comuni di Verucchio, San Clemente, Morciano, San Giovanni e Misano. Quasi tutti i comuni coinvolti hanno applicato la risoluzione del ministero delle Finanze del dicembre 2014, e ribadita dalla recente sentenza n. 9858 del 10/03/2016 della corte di cassazione, sezione tributaria.

Dispiace constatare, allo stesso tempo, come i più importanti comuni della Provincia, ad oltre un anno di tempo, non abbiano ancora deciso o, nella peggiore delle ipotesi, rigettino inspiegabilmente le istanze poste che altro non sono che la richiesta di applicare un sacrosanto diritto delle imprese ovvero non pagare una doppia tassazione. “continueremo la nostra azione” dice il Direttore Provinciale Davide Ortalli,”non escludo di presentare ricorsi affinchè tutte le imprese del territorio vedano riconosciute le proprie ragioni e abbiano dunque oltre agli stessi doveri anche gli stessi diritti. E’ inaccettabile che quello che vale in un comune non valga a 10 km di distanza”

CNA Nazionale ha posto all’attenzione del governo anche la richiesta di completa deduzione dell’imu sui beni strumentali e del pagamento delle imposte solo su redditi realmente incassati, altri capitoli fortemente iniqui per il mondo delle piccole imprese.    

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