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Economia

La Fiera punta sullo sviluppo: nel 2016 previsto l'azzeramento del debito

"Il consolidamento - ha spiegato il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni - sarà perseguito tramite la crescita importante delle manifestazioni leader in portafoglio - in particolare Sigep, Ecomondo, Ttg, RiminiWellness, Enada, Tecnargilla"

Il business plan triennale (2014-2016) del Gruppo Rimini Fiera è stato presentato martedì. Partendo da una previsione di ricavi del Gruppo, pari a 67.990.593 euro nell’esercizio 2014 e  di 76.544.056 nel 2015, il business plan formula un’ipotesi di crescita al 2016 pari ad un volume dei ricavi consolidati di 85.757.363 euro. In termini di redditività l’Ebitda del Gruppo salirà nel 2014 a 11.563.013 euro, nel 2015 a 12.987.913 e nel 2016 a 17.569.955 euro. Obiettivi che il Gruppo intende raggiungere attraverso linee di consolidamento e sviluppo sinergiche.

“Il consolidamento - ha spiegato il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni - sarà perseguito tramite la crescita importante delle manifestazioni leader in portafoglio - in particolare Sigep, Ecomondo, Ttg, RiminiWellness, Enada, Tecnargilla - implementando e mixando attività di ricerca&sviluppo e internazionalizzazione in forma massiccia e strutturata, quest’ultima molto ampia e riguardante, con specificità per ogni singola manifestazione, Europa Continentale, Paesi dell’Est, Nord Africa e Brics. Lo sviluppo troverà impulso anche dal lancio di nuove manifestazioni per gemmazione dai prodotti storici, segmentando opportunamente le fiere e dando risalto ai settori industriali che esprimono un potenziale di mercato; si parte nel 2014 con White Evolution sull’efficienza energetica. Ma attraverso la marcata attività R&D nasceranno anche prodotti autonomi (nel 2015 arriva Beer Attraction sul mondo birrario artigianale). Nuovi prodotti arriveranno poi perseguendo la strada delle acquisizioni. Il potenziamento e la diversificazione del business delle società controllate porterà significative evoluzioni nel campo degli allestimenti e della ristorazione. E ancora, la ristrutturazione del Gruppo con l’integrazione in Rimini Fiera Spa di TTG Italia e Convention Bureau della Riviera di Rimini avrà sulla totalità del business un effetto positivo in termini di contenimento dei costi, efficienza dei processi organizzativi, maggiore velocità di adesione alle richieste del mercato e dei clienti”.

“Sono dati sfidanti - ha aggiunto Cagnoni - ma studiati strategicamente dal nostro management che si distingue per competenza e presenza sui mercati. Dati che, per redditività, non hanno confronti in campo fieristico in Italia; richiederanno uno straordinario impegno del Gruppo ma sono propriamente contestualizzati nel nuovo scenario economico. Questo piano industriale rappresenta uno strumento forte per il nostro Gruppo, mostra risorse per lo sviluppo dei programmi di alleanze nazionali ed internazionali con ricadute preziose per l’intero territorio”.

Cagnoni ha concluso annunciando per il 2016 l’azzeramento del debito di Rimini Fiera Spa: “A fine 2013, a fronte di un investimento di 300 milioni di euro per la costruzione del quartiere fieristico inaugurato nel 2001, avevamo una posizione finanziaria netta negativa per 14,8 milioni di euro. Nel 2016 il debito sarà azzerato e avremo una posizione finanziaria netta positiva per 4,7 milioni. Un contesto che ci permetterà di dare il via alla distribuzione dei dividendi, a partire dal 2017, con 3 milioni di euro”.

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