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Economia

"La legalità è uno degli aspetti più importanti per la crescita del comparto turistico"

Confronto approfondito e costruttivo tra le rappresentanze di imprese e lavoratori, Ispettorato e Consulenti del lavoro

Un confronto franco, approfondito e costruttivo su un tema forte come la legalità, ritenuto all’unanimità “fondamentale per una società civile, una concorrenza leale e per il rispetto dei diritti di tutti”. Il seminario formativo “L’esigenza di legalità nel turismo e terziario come motore di crescita”, organizzato dagli enti bilaterali Cst Eburt (Ente Bilaterale del Turismo dell’Emilia Romagna) ed Ebc (Ente Bilaterale del Terziario della provincia di Rimini) che si è svolto venerdì alla Fiera di Rimini, ha visto analizzare numerosi aspetti, con particolare attenzione al mondo del lavoro

L’appuntamento ha visto al tavolo come relatori i rappresentanti dei lavoratori, delle imprese, dell’ispettorato del lavoro e dei consulenti del lavoro, con la presenza in sala di rappresentanti delle forze dell’ordine e della politica locale e nazionale. Dopo l’introduzione di Gianluca Bagnolini, coordinatore Cst Eburt e presidente dell’Ente Bilaterale del Terziario della provincia di Rimini, interventi di del presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino, del responsabile dell’Area Vigilanza Itl dell’Ispettorato del Lavoro di Rimini, Massimiliano Chieppa, del segretario generale Uiltucs-Uil, Daniela Giorgini, a nome di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil. Infine, gli interventi del presidente del Consiglio Regionale Ancl (Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro) Luca Piscaglia e dell’avvocato del Foro di Roma, Maria Paola Boni.

“In questo primo seminario organizzato dagli enti bilaterali riminesi sul tema della legalità – spiega Gianluca Bagnolini - abbiamo avuto l’opportunità di mettere al centro dell’attenzione uno degli aspetti più importanti per la crescita del comparto turistico e del suo indotto. Infatti il settore che rappresenta nella provincia di Rimini oltre il 30% del Pil ha bisogno di riqualificarsi a livello generale e investire su progetti e percorsi di destagionalizzazione, integrando tutte le risorse territoriali. L’evasione  fiscale contributiva  e l’illegalità rappresentano un cancro e una zavorra per l’economia reale e riteniamo in tal senso che debbano essere rafforzati tutti gli enti ispettivi in termini di risorse, strumenti e riconoscimenti, perché senza legalità non può esistere un turismo di qualità. Infine, va ricercato un patto sociale tra imprenditori e lavoratori per il quale la  contrattazione di secondo livello e la bilateralità sono a mio avviso gli strumenti principali a supporto”.

“E’ stato un momento di confronto importante su temi essenziali affinché l’economia del territorio si mantenga sana e funzionante. Come Confcommercio siamo in prima linea contro tutti i fenomeni criminali, che rappresentano un danno per l’economia reale. Contro il lavoro nero e per la sicurezza del lavoro siamo a fianco dei sindacati dei lavoratori e non da oggi chiediamo severità per chi non rispetta sicurezza e diritti. Ma non possiamo dimenticare che la riduzione del costo del lavoro e la flessibilità servono alle imprese, particolarmente sul nostro territorio che vive di turismo e dunque di flussi. Al legislatore il compito di mettere mano seriamente alle regole, affinché le imprese siano in grado di rispettarli senza farsi illudere da scappatoie che possono risultare illecite”.

“Legalità è un termine forte e pesante, che abbiamo deciso di affrontare con la giusta responsabilità e con semplicità – spiega Daniela Giorgini, segretario provinciale Uiltucs – Uil -, non dando nulla per scontato. Motivo per cui abbiamo sentito la necessità come ente bilaterale e ancora di più come parti sociali, di organizzare eventi come questo. Legalità vuol dire rispetto delle regole nella vita sociale. Tutti noi, nessuno escluso, dovremo mettere tutto il nostro impegno perché la legalità sia un modo di vivere nel quotidiano e che sia la visione di ogni piccolo che dovremmo aiutare a diventare grande”.

“Nel riminese i fenomeni d'illegalità o di elusione contrattuale nei rapporti di lavoro stagionale sono un problema atavico – dice Mirco Botteghi, segretario generale territoriale di Filcams - Cgil -. Nella fase storica della nascita e sviluppo del turismo di massa la quantità di reddito prodotto sul territorio è stata in parte sufficiente a redistribuire ricchezza anche a chi viveva del proprio lavoro stagionale. Si è aperta dagli anni 2000, e successivamente con la crisi, una fase storica diversa che non può prescindere da un nuovo patto sociale per il turismo riminese. La piena regolarità dei rapporti di lavoro e una battaglia comune per adeguati ammortizzatori sociali rivolti al lavoro stagionale devono vedere la convergenza politica di tutte le parti sociali. L’individuazione di un nuovo equilibrio redistributivo della ricchezza prodotta dal sistema è  imprescindibile per un turismo di qualità ed al passo con i tempi”.

Dal presidente del Consiglio regionale dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, Luca Piscaglia, oltre a tanti consigli tecnici dispensati insieme all’avvocato Boni, arriva infine un accorato appello: “Ora mi sento meno solo a combattere la battaglia contro gli appalti illeciti – ha detto Piscaglia -. Finalmente, seppur a livello provinciale, i rappresentanti dei lavoratori, delle imprese e degli ispettori si trovano insieme in questa sala a parlare di un fenomeno grave che va arginato prima che le imprese turistiche del territorio vengano del tutto svuotate, senza possibilità di tornare indietro. Dobbiamo stare tutti dalla stessa parte per contrastare gli appalti fittizi prima che stravolgano la nostra economia con gravi danni per tutta la società”.

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