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Macfrut 2017, il vice ministro al taglio del nastro: "L'ortofrutta è un settore che cresce bene"

All'inaugurazione era presente anche Paolo De Castro, europarlamentare e amico da sempre di Macfrut

Inaugurata a Rimini mercoledì mattina la 34esima edizione del Macfrut. Al taglio del nastro della fiera internazionale dell’ortofrutta, che quest'anno ha numeri da record e andrà avanti fino a venerdì, erano presenti, tra gli altri, il vice ministro alle Politiche Agricole, Andrea Olivero, Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Sandro Bonaccini, presidente della Regione, e il sindaco di Cesena Paolo Lucchi. I tre concetti che sono stati ribaditi più volte durante la manifestazione di apertura sono stati: innovazione, internazionalizzazione e gioco di squadra. 

"Voi, come Macfrut, avete insegnato a tutti una cosa importante: il valore dell'aggregazione, il superamento di certi particolarismi. Avete affermato con forza che insieme si vince e questo vogliamo che sia un esempio per tutti - ha detto il vice ministro alle Politiche Agricole Andrea Olivero -  L'ortofrutta è un settore che cresce bene, regalando molte soddisfazioni all'export italiano, ma quello che dobbiamo fare è continuare a  migliorarci, fare nuovi accordi, potenziare le interazioni, garantire al settore produttivo più tutele per via dei cambiamenti climatici e delle repentine trasformazioni del mercato. Noi come governo metteremo più risorse per l'agricoltura di precisione, e per lo sviluppo di tecnologie al servizio dell'agricoltura. Sappiamo che l'Italia in questo settore non ha rivali". 

"Sono contento di essere qui sia come membro del governo che come romagnolo - gli ha fatto eco Sandro Gozi, sottosegretario agli Affari Europei - Il Macfrut ormai è una realtà globale che però mantiene con orgoglio forti radici nel territorio. L'80% dell'export ortofrutticolo italiano è rivolto all'Unione Europea: dobbiamo lavorare perché il 20% restante aumenti sempre di più. Per questo motivo non possiamo permettere che si parli di alzare muri, barriere, di uscire dall'Europa, o meglio dalla Storia".   

"Oggi possiamo dire che la scelta di spostare Macfrut da Cesena a Rimini, inizialmente criticata da qualcuno, è stata vincente - ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini - perché tr va spazi più ampi ed è aumentata la capacità attrattiva ed espositiva per quella che ormai e' stabilmente una fiera di livello europeo. Lavorando insieme ed evitando campanilismi, una regione come la nostra può competere con successo con le altre regioni d'Europa più all'avanguardia. Non a caso l'Emilia Romagna è la regione italiana prima per crescita negli ultimi due anni. E Macfrut, nella sua realizzazione, rappresenta sia un esempio ben riuscito di gioco di squadra capace di superare i particolarismi che la valorizzazione di un territorio in cui si fa qualità e innovazione, a partire dalla qualità dell'agroalimentare e dell'ortofrutta".

"Ringrazio Macfrut per aver eletto la fragola a simbolo dell'edizione 2017 - ha commentato Luca Braia, assessore Agricoltura Regione Basilicata (regione partner di Macfrut) - E' il frutto del riscatto della nostra ortofrutta e anche della nostra regione, che sta ritrovando un ruolo in Italia. In Basilicata, il settore dell'agricoltura dà lavoro a 100 mila persone, 40 mila sono impegnate nell'ortofrutta, 11 mila proprio nelle settore delle fragole. Il Macfrut è una vetrina speciale per noi, offre una grande opportunità di fare conoscere il made in Italy in tutto il mondo".  

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