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Economia Misano Adriatico

Nuovo centro commerciale a Misano Adriatico: Confcommercio e Confesercenti dicono "No"

Le due associazioni contrarie alla realizzazione in zona Bandieri della struttura da 30mila metri quadrati

“Martedì 28 andremo solo per educazione all'incontro sulla nuova area commerciale in zona Bandieri. Le decisioni sono già state prese, come oggi abbiamo appreso dalla stampa, ed è un appuntamento ormai privo di senso. Si tratta di una grave scorrettezza da parte dell'Amministrazione”. Fabrizio Vagnini, presidente provinciale di Confesercenti, non nasconde il proprio disappunto e la preoccupazione dell'associazione per l'avvio della procedura per l'insediamento da 30mila metri quadri annunciato dal sindaco di Misano Stefano Giannini. “Non si può minimizzare l'impatto di una simile opera – commenta Vagnini-, sarà devastante. Abbiamo visto cosa è accaduto poco distante da Misano con Le Befane a Rimini. In un momento in cui i dati mostrano problematicità nel commercio e anche nel comparto turistico, creare nuovi contenitori che non sono altro che replicanti con un'offerta commerciale identica a quella di tante altre località in Romagna e in tutta Italia non può essere la risposta”.

Non vale, continua il presidente di Confesercenti, nemmeno la giustificazione che grazie ai grandi insediamenti commerciali si possono realizzare le grandi opere urbanistiche. “E' una vecchia visione ed è necessario trovare soluzioni differenti. Siamo in zona di World Circuit, una realtà di rilievo nazionale e internazionale, per la relativa viabilità si può lavorare per ottenere finanziamenti pubblici e non giustificare le metrature commerciali con le opere chieste in cambio ai privati”. Vagnini ribadisce la necessità di valutare l'impatto dell'opera e di superare un modello di sviluppo ormai datato. “E' disarmante. Ci sono decisioni già prese, è un vecchio modo di agire senza valutare l'impatto commerciale, senza stimare i flussi di traffico, senza interrogarsi sul tipo di offerta turistica che vogliamo proporre. Non è con i replicanti che si fa innovazione”.

“L’amministrazione comunale di Misano Adriatico sta per fare cadere sulla testa dei cittadini e dei piccoli commercianti di tutto il territorio 30mila metri quadri di grande distribuzione, spalancando le porte alle multinazionali del commercio. Un progetto anacronistico – sottolinea Giacomo Badioli, presidente della delegazione di Cattolica – San Giovanni in Marignano di Confcommercio – capace di dare il colpo del definitivo ko ai negozi di vicinato del suo comune e di quelli limitrofi. Come si può pensare di creare un nuovo enorme centro commerciale quando l’offerta, alimentare e non, è già in eccesso? Perché dare il via libera ancora una volta ai grandi centri commerciali quando la tendenza anche per loro è al ribasso? L’amministrazione locale in questo modo sta di fatto svendendo l’economia dell’intero territorio per elemosinare dai grandi marchi privati la costruzione di una nuova strada. Il pubblico non sa fare di meglio? Lo riteniamo un progetto fuori dal tempo e lontano dalle esigenze, che oltretutto si sta portando avanti con il piglio dell’uomo solo al comando. E’ questo il disegno di futuro che le amministrazioni locali hanno per i cittadini e i piccoli commercianti? Non vorremmo che questo fosse solo l’apripista di una nuova ondata di ipermercati, gallerie commerciali e megastore, a cominciare da quello già in progetto a San Giovanni in Marignano. Nell’epoca del commercio on-line, non abbiamo bisogno di ulteriore cemento e nuove cattedrali con vista sulla Statale, ma di iniziative e di incentivi per la valorizzazione dei nostri centri commerciali naturali, ovvero dei nostri quartieri, borghi e città”.
 

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