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Economia

Occupazione nel territorio Romagna, a Rimini previste 1900 assunzioni

Gli impieghi proposti sono alle dipendenze per il 90% dei casi mentre le entrate più significative riguardano le “Professioni commerciali e dei servizi”

Nei territori provinciali di pertinenza della Camera di commercio della Romagna le imprese alla ricerca di personale sono il 15% del totale a Forlì-Cesena (quinta provincia in regione dopo Bologna, Piacenza, Parma e Ferrara), l’11% a Rimini (nona e ultima posizione in ambito regionale), in calo rispetto alle previsioni del mese precedente; in Italia il 13%. Prendendo in considerazione il trimestre fino a gennaio 2018 l’incidenza di imprese che prevedono assunzioni cresce: in regione sono il 17,7 %, stessa percentuale a Forlì-Cesena (settimo posto tra le province, dopo Modena) e 12,7% a Rimini (ancora ultima dopo Ravenna). Questo è quanto emerge dai dati, riferiti a novembre 2017 rilevati in ottobre, dell’indagine mensile dei fabbisogni occupazionali delle imprese del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal con elaborazioni dell’ufficio Orientamento al lavoro e alle professioni, alternanza e placement dell’ente camerale.

Le imprese dell’area Romagna hanno programmato 4.170 entrate, pari al 15,1% del flusso regionale: 2.270 sono previste nella provincia di Forlì-Cesena e 1.900 in provincia di Rimini. In Emilia-Romagna gli ingressi programmati sono 27.600 (9,2% del flusso nazionale) e in Italia si si attestano a 299.000; di questi, 120.000 sono riservati agli under 30 (il 40,2%, percentuale in crescita). In linea con il dato nazionale, oltre il 40% delle opportunità di lavoro messe a disposizione dalle imprese sono destinate a giovani under 30: il 44% a Forlì-Cesena e il 41% nella provincia di Rimini, incidenze in crescita. Gli impieghi proposti sono alle dipendenze per il 90% dei casi a Rimini e per l’88% a Forlì-Cesena, in prevalenza a termine (64% e 66% rispettivamente).

Le entrate più significative riguardano le “Professioni commerciali e dei servizi” (Rimini 36% e Forlì-Cesena 34%), in particolare: 450 ingressi a Rimini nei “Servizi di alloggio e ristorazione, servizi turistici” e 570 a Forlì-Cesena nel settore “Commercio”; in imprese con meno di 50 dipendenti per il 67% dei casi a Rimini e nel 60% a Forlì-Cesena. Delle entrate programmate, circa 1 su 4 è complicata dalla difficoltà di reperimento delle figure richieste dalle imprese, come in Italia (25,1%): nel 26% dei casi a Forlì-Cesena e nel 23% in provincia di Rimini. Le professioni più difficili da reperire sono: “Operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, di abbigliamento, calzature” (52,5%) per Forlì-Cesena e “Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche” (42% dei casi) per la provincia di Rimini.

L’area aziendale di inserimento più frequente per le assunzioni previste è la “Produzione di beni ed erogazione del servizio” in entrambe le province (più del 56% a Rimini e 49% a Forlì-Cesena) con difficoltà di reperimento maggiori a Forlì-Cesena (26,3% contro 21,9% a Rimini) e una richiesta di under 30 superiore a Rimini (41,9%, mentre a Forlì-Cesena è quasi il 37%). La richiesta di laureati riguarda il 10% a Rimini e l’8% a Forlì-Cesena (12% Italia). I profili high skills (dirigenti, specialisti e tecnici) saranno il 16% e 15% rispettivamente nei due territori, quando a livello nazionale sono il 20%. Si registra comunque un recupero del territorio riminese rispetto al mese scorso.

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