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Italia e San Marino firmano la "pace fiscale"

“La ‘pace fiscale’ raggiunta formalmente tra l’Italia e la Repubblica di San Marino segna un momento fondamentale, che ha più di un effetto sul territorio riminese".

“La ‘pace fiscale’ raggiunta formalmente tra l’Italia e la Repubblica di San Marino segna un momento fondamentale, che ha più di un effetto sul territorio riminese". E' quanto afferma il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, spiegando che con la firma di mercoledì "si chiude un periodo molto difficile in cui ragioni oggettive, legate alla necessità di ‘moralizzare’ le storture storiche del sistema sammarinese, si sono sommate a una parossistica accelerazione da parte italiana, voluta in particolare dall’ex Ministro Tremonti, che ha messo a rischio il già faticoso processo avviato di ‘emersione alla legalità’ del Titano con ricadute negative anche per le nostre imprese, i nostri lavoratori".

"Adesso in un quadro di rapporti fiscali più ‘normali’, anche per la provincia di Rimini sarà più semplice riprendere il filo dei discorsi e dell’integrazione tra i due territori, visto che partite strategiche devono essere al più presto definite - evidenzia Vitali -. Il trattamento dei lavoratori frontalieri (a partire dal superamento del ‘famoso’ articolo 56 e della precarietà fiscale legata alla cosiddetta ‘franchigia’ attraverso l’approvazione da parte italiana di una legge ordinaria), ad esempio, oppure la necessità di riqualificare e ammodernare gli assi viari principali che collegano San Marino a Rimini o la collaborazione da rinsaldare e potenziare per lo scalo aeroportuale di Miramare o le politiche turistiche. Il patto siglato ieri fa chiarezza ed è un ottimo punto di ripartenza che, però, ha bisogno di essere doppiato con uno sforzo che dovrà coinvolgere anche i livelli locali di rappresentanza istituzione e imprenditoriale.”.

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