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Alluvione, emergenza agricoltura

Prima l'alluvione, ora anche le cavallette: crollo del 30% per la produzione di grano nel riminese

La pioggia persistente di maggio ha causato inoltre attacchi di funghi e muffe, soprattutto nel forlivese, rendendo ancor più difficile la vita agli agricoltori, alle prese con una delle annate più difficili degli ultimi 30 anni. Ma non è finita qui

La campagna cerealicola 2023 è da poco partita in Romagna e gli effetti dell’alluvione si stanno facendo sentire: Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini dopo le prime trebbiature di orzo e frumento ha fatto una ricognizione con i propri associati e quel che emerge è un quadro preoccupante: la produzione è in forte calo rispetto allo scorso anno - dal -30% al -50% - mentre la qualità è variabile e fortemente condizionata dal maltempo. 

"È vero che siamo soltanto agli inizi della raccolta dell’orzo e del grano, ma la situazione non è delle migliori - commenta Carlo Carli, presidente dell’associazione - L’orzo sta infatti mostrando rese deludenti, mentre per il grano rispetto al 2022 la produzione sta oscillando tra un 30% in meno in provincia di Rimini e un -50% a Forlì e Cesena. Nel riminese la situazione è leggermente più rosea riguardo la qualità, che è di buon livello. Lo stesso non si può dire, purtroppo, per gli altri territori dove le alluvioni di maggio, insieme alle persistenti piogge, hanno causato danni ingenti, colpendo duramente i campi che erano in piena maturazione. E anche in questi giorni di trebbiatura abbiamo registrato rovesci che non fanno certo bene alla qualità”.  

Poi ci sono le frane, che ostacolano la trebbiatura: ci sono parti di poderi non accessibili alle mietitrebbie, appezzamenti che sono letteralmente scivolati via e una viabilità che, nelle zone collinari, non è stata ancora totalmente ripristinata: tutto questo si riflette negativamente sul lavoro nei campi. “In alcune zone collinari nel forlivese e nel cesenate alcuni nostri soci ci hanno segnalato gravi difficoltà a lavorare parte dei propri terreni proprio per questi motivi”, spiega Carli. 

La pioggia persistente di maggio ha causato inoltre attacchi di funghi e muffe, soprattutto nel forlivese, rendendo ancor più difficile la vita agli agricoltori, alle prese con una delle annate più difficili degli ultimi 30 anni. Ma non è finita qui. “Negli ultimi giorni si stanno moltiplicando le segnalazioni circa la presenza di cavallette nelle zone di Sarsina, Civitella, Meldola e Mercato Saraceno: gli insetti causano ulteriori danni, possiamo dire che quest’anno le abbiamo affrontate tutte” afferma il presidente Carli.

"Come Confagricoltura auspichiamo un aiuto economico importante e veloce da parte delle Istituzioni. La nomina del Commissario è finalmente arrivata: il Generale Figliuolo deve attivare il sostegno economico verso le aziende in difficoltà che rischiano nei prossimi mesi di dover chiudere i battenti. Inoltre, sarà importante che in fase di mercato il grano proveniente dalla Romagna non venga deprezzato solo perché colpito dall’alluvione - conclude Carli - È fondamentale che vengano riconosciute le sue qualità, rinomate in tutta Italia, e che queste siano valorizzate nel prezzo riconosciuto agli agricoltori”.

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