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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Riccione

Riccione, Confcommercio: "La sorpresa nell’uovo di pasqua? I diritti di istruttoria sui concertini"

Sbotta furente Alfredo Rastelli, vice presidente della Confcommercio di Riccione, nonché presidente della Fipe della Perla Verde

"Non è in alcun modo tollerabile che, se “fino a ieri” erano sufficienti 16 euro di marca da bollo per organizzare un concertino, oggi, invece, ne occorrano addirittura 82. Non sta né in cielo né in terra". Sbotta furente Alfredo Rastelli, vice presidente della Confcommercio di Riccione, nonché presidente della Fipe della Perla Verde, che incalza: "Sono stato tre giorni fa al Suap per l’autorizzazione allo svolgimento di un concertino da svolgersi nel mio locale durante le feste pasquali e mi è stato detto che sia sulla richiesta, sia sul ritiro dell’autorizzazione stessa va applicata una marca da bollo di 16 euro. E la deprimente storia non finisce purtroppo qua, perché tra la prima e la seconda operazione vanno pagati al Comune 50 euro di cosiddetti diritti di istruttoria, approvati con deliberazione commissariale a metà marzo".

"Sono rimasto letteralmente sbigottito: all’insaputa degli imprenditori e delle associazioni che li rappresentano, poco prima dell’inizio della stagione estiva, arriva, a chi fa della musica una parte importante del suo business, un pugno quanto mai doloroso sullo stomaco - prosegue Rastelli -. Fino a un mese fa, per concertini e similari, a seguito della nostra vittoriosa azione sindacale, vigeva il fatto che, esibendo in Comune una domanda cumulativa per tutti gli eventi musicali organizzati nell’arco di un determinato periodo temporale, si potesse applicare un’unica marca da bollo sull’autorizzazione allo svolgimento degli stessi al momento del ritiro; ora le marche da bollo raddoppiano e in più dobbiamo pagare questa nuova gabella sui diritti di istruttoria all’ente pubblico, presentandoci allo sportello unico delle attività produttive con la contabile del pagamento effettuato. Mi pare proprio di sognare! Già i pubblici esercizi devono lavorare con un regolamento che consente loro di svolgere solamente un evento musicale a settimana, ed ora vengono ulteriormente aggravati da costi inutili e gangli burocratici".

"Chi fa impresa nel mio settore, - prosegue sarcastico Rastelli - chi desidera fare il bene del turismo di Riccione, offrendo un intrattenimento musicale di qualità, già tanto e troppo bastonato dalle correnti regole, continua ad essere messo alle strette, ad essere ostacolato, ad essere svilito e mai valorizzato, mai aiutato. Perché questo continuo accanimento? Perché per far quadrare meglio i conti della macchina amministrativa, siamo sempre visti come la mucca da mungere all’occorrenza? A gran voce mi voglio quindi rivolgere a tutti i candidati sindaco, che stanno oggi muovendosi in piena campagna elettorale: chi di voi tra qualche mese si insedierà al vertice di questo Comune, dovrà prendersi non solo la responsabilità e il chiaro impegno di eliminare i diritti di istruttoria sui concertini, ma anche di rivedere il complessivo impianto regolamentare che disciplina la musica di sottofondo e dal vivo nei locali. Non posso pensare che, volendo al momento investire ed organizzare in un pubblico esercizio anche solo i 4 momenti live al mese, di cui ad ora si ha diritto, si devono andare a sborsare, oltre ai dovuti compensi per l’artista e ai compensi Siae, più di 300 euro frutto di balzelli vari, quando prima se ne pagavano circa una sessantina. E voglio chiudere con un invito ancora una volta indirizzato a chi ci governerà: se proprio questi diritti si avranno da pagare, ragioniamo su non più di una tranche da pagarsi una tantum, magari ad inizio anno e, se possibile, su un invio telematico delle richieste autorizzatorie, così che non siano da applicarsi sopra le innumerevoli marche da bollo”.

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