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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Caso dehors, interviene nella querelle la Fipe-Confcommercio di Rimini

Il Presidente provinciale della Gaetano Callà: "molti associati ci hanno contattato per avere chiarimenti rispetto ad alcune annose questioni che interessano il tessuto commerciale e turistico della nostra città"

Il Presidente provinciale della Fipe-Confcommercio Gaetano Callà interviene sulla querelle nata nei giorni scorsi a seguito di un incontro tecnico svoltosi in Comune sulla disciplina degli arredi e dei dehors nel centro storico. “Ho deciso di affidare queste dichiarazioni alla stampa - spiega Callà - perché dopo gli articoli usciti la scorsa settimana molti associati ci hanno contattato per avere chiarimenti rispetto ad alcune annose questioni che interessano il tessuto commerciale e turistico della nostra città. Se ne faccia una ragione il Direttore di CNA, non lo dice Indino, non lo dico io, non lo dice la FIPE o Confcommercio ma lo dicono le risoluzioni del Ministero dello Sviluppo economico: gli artigiani, anche abbinando all’attività artigianale quella di commercio al dettaglio, non possono dotarsi delle attrezzature tradizionalmente utilizzate negli esercizi di somministrazione, ovvero tavoli e sedie. Quindi, quando si vedono tavoli o sedie in attività quali gelaterie, pizzerie al taglio, piadinerie, etc, etc si sappia che quegli arredi sono abusivi e che si sta perpetrando una concorrenza sleale nei confronti dei pubblici esercizi. Si badi bene, non è un capriccio del legislatore o degli enti preposti a regolamentare o interpretare la materia, ma è una tutela dovuta nei confronti di chi svolge un’attività differente da quella artigianale o di commercio al dettaglio per tipologia di domanda soddisfatta, responsabilità in capo al titolare, professionalità richieste, tassazioni, costi di gestione, solo per citare alcuni aspetti".

Venendo alla riunione tecnica - conclude - che tanto ha appassionato i vertici di CNA, abbiamo avanzato alcune richieste che hanno trovato il favore dell’Amministrazione comunale, tra queste l’esplicitazione in un passaggio del regolamento dell’impossibilità per le attività diverse dai pubblici esercizi di utilizzare tavoli e sedie. Apprendiamo con soddisfazione che CNA Rimini si adoperi per far crescere l’offerta complessiva della città, ricordiamo però che esistono delle regole e che vanno rispettate, altrimenti non si fa altro che alimentare un circolo vizioso che avrà come unico effetto quello di depauperare la qualità dell’offerta turistica che la nostra città riesce a garantire”.

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