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Economia

Filiera dell’industria turistica protagonista: attese a Rimini Fiera 50mila persone

Per Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera, "a contemporaneità delle manifestazioni rende possibile una doppia opportunità per gli operatori che avranno sia la possibilità di vendere il proprio prodotto"

Afflusso straordinario giovedì mattina ai tornelli di Rimini Fiera fin dall’apertura dei padiglioni. Sono partite col piede giusto le giornate dedicate alla filiera dell’industria turistica, che vedono lo svolgersi in contemporanea del 51esimo Ttg Incontri, del 63esimo Sia Guest Salone Internazionale dell’Accoglienza e di Ibe (International Bus Expo). Fino a domenica  (Ttg e Ibe fino a sabato), sono attesi oltre 50mila operatori. Nel quartiere, 2.650 imprese con buyers provenienti da tutto il mondo.

Federalberghi ha diffuso i dati sui flussi turistici in Italia nei primi nove mesi del 2014, mentre nel pomeriggio c'è stato l’intervento di Ali Kasikci, uno dei massimi esperti mondiali di management e marketing turistico. Sempre nel pomeriggio, da Ttg sono state diffuse le previsioni al 2018 sui movimenti turistici nelle più importanti destinazioni mondiali. Il Ministro del Turismo, Dario Franceschini, è arrivato alla manifestazione con uno dei treni che fermano quotidianamente alla stazione interna di Rimini Fiera. Una visita significativa e produttiva, con il question time durante il quale gli operatori del settore hanno sottoposto al Governo le loro istanze più urgenti.

“Il Governo - ha annunciato Franceschini si sta muovendo a favore della filiera, con provvedimenti come il credito d’imposta per le ristrutturazioni degli hotel”.  Per il Ministro, l’unificazione di Turismo e Beni Culturali in un unico ministero è “una scelta che testimonia la volontà di investire nel settore. Un settore che trova in questo evento un importante momento di discussione”. Il ministro si è poi soffermato sulla promozione internazionale delle Regioni italiane: “Serve una strategia di coordinamento”.

“Negli ultimi quattro anni il settore turistico nel mio Paese ha sofferto - ha sottolineato Hisham Zaazou, Ministro del Turismo egiziano -. Ma, dopo le presidenziali di giugno, registriamo aumenti a due o addirittura tre cifre. L’Egitto è un’oasi verde in mezzo a un deserto tempestoso, e voi italiani ci state aiutando: in agosto, abbiamo registrato un +64% di turisti provenienti dal vostro Paese. Sono sicuro che l’Italia saprà risolvere i suoi problemi. E quando l’Italia va bene, anche l’Egitto va bene”.

Alessandro Nucara, direttore generale Federalberghi, ha espresso apprezzamento per il “felice matrimonio fra Ttg Incontri e Sia Guest, un connubio che permette di tenere insieme la definizione del prodotto e la sua commercializzazione”. Citando i dati diffusi dalla federazione sui primi nove mesi dell’anno, Nucara ha parlato di “stagnazione. La domanda straniera continua a premiarci, ma è drammatica la situazione dei territori orientati verso la domanda interna”. Al ministro del Turismo Franceschini, il direttore di Federalberghi ha chiesto impegni concreti “sul versante della promozione, sui visti turistici, sui servizi accessori, sui cambi di destinazione degli immobili e sul fenomeno dell’abusivismo nel ricettivo come nella ristorazione”.

Andrea Gnassi, sindaco di Rimini e presidente Commissione Turismo Anci, ha sottolineato come l'Italia si sia "dotata di uno strumento, la Legge 106, utile a quella che a torto è stata spesso considerata l’industria dell’effimero. E’ invece una industria strategica, decisiva per il Paese, che deve poter disporre di strumenti che aggreghino la sua diffusa e straordinaria ricchezza. In questa direzione va l’iniziativa  delle Terre di Piero della Francesca: quattro Regioni unite per valorizzare un tesoro artistico, e turistico, di enorme significato”.

Per Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera, "a contemporaneità delle manifestazioni rende possibile una doppia opportunità per gli operatori che avranno sia la possibilità di vendere il proprio prodotto all’universo viaggi, sia di godere di ottime possibilità d’acquisto per le loro imprese ricettive, grazie all’offerta di forniture alberghiere. Con investimenti e capacità, Rimini Fiera ha guadagnato l’indiscutibile leadership dei saloni italiani dedicati al turismo, proiettandosi fra i primissimi in Europa”.

Per Paolo Audino, amministratore delegato Ttg Italia SpA, avere "Sia Guest e Ttg Incontri assieme, entrambe con una storia ultradecennale di grande valore alle spalle, rafforza la rispettiva capacità di leggere i mercati, anticiparne le tendenze e incanalare le risorse utili alla crescita dell’intero comparto. Saranno giornate intense, con oltre 1000 buyers da tutto il mondo, 130 Paesi rappresentati ed un calendario programmato di 30mila business meeting”. Presente alla cerimonia inaugurale anche Nicola Biscotti, presidente della confindustriale dell'Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori che promuove Ibe International Bus Expo.

L'INTERVENTO DI KASIKCI - “Il settore ospitalità è cambiato pochissimo per 90 anni, poi ha avuto un’enorme evoluzione dal 1990 al 2000, un’altra dal 2000 al 2010, e ora sta cambiando ancora più rapidamente", ha affermato Kasikci nell'ambito della conferenza “Strategic leadership in turbulent times” era organizzata da Teamwork. Kasikci è un profondo conoscitore del mercato turistico, ma rifiuta la definizione di “guru” (“I guru sono quelli che ti chiedono in prestito l’orologio per dirti che ora è”). Per dare un’idea di quanto il settore sia cambiato in pochi anni, Kasikci usa una metafora efficace: “Ai vecchi tempi, la procedura era ‘Pronti, puntare, sparare’. Adesso è ‘Sparare, sparare, sparare’. Il mondo è più veloce, siamo nel pieno della ‘tempesta perfetta’. Ma la verità è che non esiste il brutto tempo, esistono solo vestiti inadeguati”.

Ma quali sono quelli giusti? Secondo Kasikci, la prima regola è saper cambiare in fretta, più in fretta di quanto cambi il mercato. “Il concetto di management va sostituito con quello di leadership – spiega. – E la leadership sta innanzitutto nel capire in che situazione ci troviamo. La seconda dote del leader è l’intelligenza emotiva: come quella di Nelson Mandela che, dopo 27 anni di prigionia, invece di lasciarsi andare all’odio verso i bianchi riuscì a unire il Paese coinvolgendo tutta la popolazione nel mondiale di rugby.  Infine, è fondamentale mostrare rispetto per chi lavora con noi”.

Un altro aspetto decisivo per chi guida una struttura ricettiva è, secondo il manager tedesco trapiantato negli Usa, la capacità di apprendere rapidamente e rompere gli schemi: “Oggi i veri analfabeti non sono coloro che non sanno leggere e scrivere, bensì coloro che non sono in grado di imparare, disimparare e re-imparare. L’obiettivo è sempre lo stesso: creare valore per il cliente, che oggi è molto più ‘potente’ di un tempo. Dobbiamo dargli sempre un buon motivo per spendere soldi nelle nostre strutture”.

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