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"Rimini maglia nera in Emilia Romagna per puntualità nei pagamenti"

È quanto emerge dallo Studio Pagamenti realizzato da Cribis D&B, la società del Gruppo Crif specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese dell'Emilia-Romagna nel primo trimestre 2015

Nel primo trimestre 2015, solo il 42,2% delle imprese riminesi ha saldato puntualmente le fatture ai fornitori, mentre il 46,7% ha regolato i conti con un ritardo fino a 30 giorni dai termini concordati e l’11% oltre i 30 giorni. Una performance inferiore alla media regionale (46,6% di pagamenti puntuali) che vale a Rimini l'ultimo posto in Emilia Romagna nella classifica delle province per puntualità nei pagamenti commerciali. Si segnala inoltre il peggioramento dei ritardi gravi, passati in 5 anni dal 5,3% del 2010 all’11% attuale.

È quanto emerge dallo Studio Pagamenti realizzato da Cribis D&B, la società del Gruppo Crif specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese dell'Emilia-Romagna nel primo trimestre 2015. In regione, Piacenza risulta la provincia più virtuosa con il 48,7% di imprese puntuali, seguita da Modena (48,5%), Forlì Cesena (48%), Parma (48% e un maggiore quota di ritardi gravi rispetto a Forlì), Bologna (46,8%), Ferrara (46,7%), Reggio Emilia (46,3%), Ravenna (43,2%). All’ultimo posto Rimini con il 42,2% di pagamenti regolari.

Nella media regionale, le imprese emiliano romagnole si confermano le più virtuose dell’intero Paese, posizionandosi al primo posto per puntualità nei pagamenti commerciali davanti a Veneto e Lombardia. Nel primo trimestre dell’anno in corso infatti il 46,6% delle imprese della regione ha saldato puntualmente le fatture ai fornitori, mentre il 44,5% ha regolato i conti con un ritardo fino a 30 giorni dai termini concordati e l’8,9% oltre i 30 giorni. Una performance di pagamento nettamente migliore rispetto alla media nazionale (36,3% di imprese puntuali, 15,7% di ritardi oltre i 30 giorni). Il dato che preoccupa maggiormente però sono i pagamenti oltre i 30 giorni di ritardo, cresciuti dell’89,4% rispetto al 2010 in Emilia Romagna. Nello stesso periodo sono calate del 18,3% le imprese che pagano con un ritardo entro 30 giorni e sono cresciuti del 14,2% i buoni pagatori. In sintesi, a fronte di un aumento della puntualità, in questi anni sono aumentate le imprese che non riesco a far fronte agli impegni contrattuali.

“Le perfomance delle imprese dell’Emilia Romagna sono le migliori d’Italia, la crescita dei ritardi gravi che aveva caratterizzato gli scorsi anni si è fermata, ma non dobbiamo aspettarci che torni ai livelli pre-crisi”, commenta Marco Preti, amministratore delegato Cribis D&B. “Durante la crisi le aziende hanno vissuto un fortissimo cambiamento nella gestione dei pagamenti e del credito commerciale e ora è possibile tirare le somme di questo nuovo contesto. Da un lato sicuramente, le imprese operano oggi in un ambiente molto più complesso e rischioso rispetto al passato: fallimenti più frequenti, maggiore volatilità dell’affidabilità delle controparti, forte rischio di ritardi e insoluti anche dai clienti storici più fidelizzati. Dall’altro, hanno imparato a gestire meglio il credito commerciale, rendendolo un elemento centrale della gestione della clientela”.

La conferma arriva proprio dall’osservatorio privilegiato su migliaia di clienti rappresentato da Cribis D&B: le aziende che hanno raggiunto i migliori risultati sono quelle che hanno affrontato il problema dei ritardi e degli insoluti con un approccio più evoluto e sofisticato, adottando ad esempio un più attento monitoraggio della clientela e differenziando le strategie in funzione della tipologia di clientela. “In altre parole, le imprese che hanno investito nella gestione del credito commerciale, in procedure, strumenti e persone, possono ora affrontare la ripresa con maggiore sicurezza e fiducia”, conclude Preti.

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