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Nuovo protocollo sullo sviluppo: su credito, semplificazione e legalità

Si tratta del documento che ha come principale obiettivo quello di aggiornare l'analogo protocollo di valenza biennale, siglato a gennaio 2010, alla luce dei cambiamenti in ambito lavorativo, imprenditoriale, sociale

Nella giornata odierna si è svolto, presso la sede della Provincia di Rimini l’incontro tra Amministrazione provinciale di Rimini, Associazioni di categoria e Sindacati circa la definizione del percorso per il nuovo protocollo sullo sviluppo del territorio riminese per il triennio 2012/2014. Si tratta del documento che ha come principale obiettivo quello di aggiornare l’analogo protocollo di valenza biennale, siglato a gennaio 2010, alla luce dei cambiamenti in ambito lavorativo, imprenditoriale, sociale, intercorsi sul territorio riminese nell’ultimo biennio. Cambiamenti che- a detta di tutti i partecipanti- non si sono tramutati in quell’auspicata ripresa del Sistema Paese che, due anni fa, pareva un dato acquisito.

 

Ne è testimonianza l’alto numero di ore di cassa integrazione che, sul territorio, è arrivato quasi a toccare quota 5 milioni. Una crisi del lavoro che è strettamente collegata alle difficoltà che le aziende italiane, quelle del territorio riminese comprese, stanno vivendo oramai in maniera strutturale. Si tratta quindi, prima di tutto, di programmare precise azioni strategiche di sostenibilità economica e sociale che permettano di reggere la crisi. Alla base di tutto vi è la consapevolezza della portata nazionale ed internazionale delle dinamiche in atto e, di conseguenza,  l’interrogativo su quale apporto possa dare l’ambito locale al superamento di una crisi che è, a tutti gli effetti, globale.

 

La risposta che viene da istituzioni e associazioni economiche e sindacali è la seguente: a livello riminese si può e si deve stringere un patto operativo e stringente per porre un argine in tempi serrati agli effetti della crisi su occupazione e competitività delle imprese. Ciò conduce a un mutamento delle modalità di stesura dello stesso protocollo, che non avrà più ambizioni ‘universalistiche’, ma si concentrerà su poche priorità, concretamente raggiungibili:

 

-          Sostegno alle imprese: il Presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali si è detto disponibile ad aumentare sensibilmente le risorse per potenziare lo strumento del consorzio fidi e  cooperative di garanzie. Agire su queste leve significa portare un beneficio concreto ed immediato alle piccole medie imprese locali, e sviluppare in questo modo un circolo virtuoso con ripercussioni positive anche sul piano occupazionale.

 

-          Territorialità e sistema bancario: A livello unanime si è concordato sul fatto che, per uscire dalla crisi, è necessario oggi più che mai pensarsi tutti come classe dirigente del territorio. Questo vale a maggior ragione in un momento di grave difficoltà del sistema bancario locale che, in questo momento, ha bisogno dell’apporto di tutti gli attori territoriali per rimanere in mano locale. Una questione non di sterile campanilismo, il radicamento territoriale delle banche locali è stato infatti uno dei grandi motivi dello sviluppo locale; questo va mantenuto anche ora per rilanciare il nostro sistema economico e salvaguardarne le proprie peculiarità.

 

-          Accesso al Credito: Il tema dell’accesso al credito rimane la grande criticità irrisolta del sistema economico su cui agire con tutte le leve possibili. Parte dalla possibilità, per le nostre aziende, di disporre di liquidità, ogni azione di innovazione e crescita del nostro tessuto economico. Un tema di grande criticità, sopratutto in tempi dove crescono i pericoli di infiltrazione della malavita organizzata.

 

-          Semplificazione Amministrativa: Tempistiche certe e veloci e snellimento degli iter burocratici delle Amministrazioni Pubbliche sono un altro punto di grande importanza per migliorare sia la quotidianità che la possibilità di programmare in modo puntuale la progettualità delle aziende. 

 

-          Legalità e tutela del lavoro: Rispetto delle norme, con particolare attenzione al tema della regolarità degli appalti, e tutela del “buon lavoro” sono gli altri due aspetti che permettono un rilancio globale del territorio, che passi anche dalla crescita dell’occupazione regolare. Non solo: si verificheranno anche le potenzialità legate al recupero di risorse da evasione fiscale attraverso le convenzioni tra Comuni e Agenzia delle Entrate, da stornare specificatamente a misure a sostegno dello sviluppo delle imprese e a tutela dell’occupazione.

 

La Provincia di Rimini predisporrà, sulla base di quanto emerso, e sopra riportato, una bozza di accordo sulla quale poi, nel giro di poche settimane, raccogliere le modifiche e le integrazioni delle Categorie e dei Sindacati.

 

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