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Fiera Ttg, il sindaco Gnassi: "Rimini cuore dell'innovazione del pensiero turistico"

"Ora bisogna - aggiunge Gnassi - fare subito e soprattutto fare bene i decreti attuativi, perché da questi dipendono le sorti del turismo italiano di qui ai prossimi 10 anni"

Con l'apertura del Ttg, "Rimini diventa il luogo di produzione e di innovazione del pensiero turistico più importante nel Paese". E' quanto afferma il sindaco Andrea Gnassi, analizzando "le crude cifre" che "confermano l’assunto: 140 Paesi rappresentati, 60 mila visitatori professionali, 2.800 aziende, mille buyer da tutto il mondo, 300 travel blogger. Il momento per il settore è fondamentale e allo stesso tempo delicato: per la prima volta, l’Italia si è dotata prima di un decreto e quindi di una legge (la 106) che configura ‘industrialmente’ turismo e cultura, e di questo va dato atto e ringraziato il Ministro Dario Franceschini".

"Ora bisogna - aggiunge Gnassi - fare subito e soprattutto fare bene i decreti attuativi, perché da questi dipendono le sorti del turismo italiano di qui ai prossimi 10 anni. Il tema è proprio questo: dare gambe e forza alla legge 106, incrociandone le potenzialità con l’individuazione degli strumenti finanziari e economici che, prima di ogni cosa, dovranno servire a innovare i contesti urbani. In buona sostanza, è necessario irrobustire la legge 106 con l’iniezione dei fondi europei 2014/2020 con l’obiettivo di realizzare progetti di rigenerazione urbana. Rimini, a titolo esemplificativo, su una prospettiva del genere si giocherebbe il jolly del nuovo lungomare, da attuale corsia spartitraffico a più grande palestra a cielo aperto d’Europa. Con una avvertenza, però: gli strumenti attuativi della legge 106, nell’impatto e nell’intreccio con altri provvedimenti governativi, dovranno essere calibrati in modo da- ed è un paradosso ma fino a un certo punto- non penalizzare il ‘core business’ turistico e far correre il rischio di perdere imprese".

Gnassi pensa "allo Sblocca Italia con le ipotesi in corso di permettere i cambi di destinazione d’uso delle strutture ricettive in edilizia residenziale: l’impatto con gli obiettivi dell’industria turistica italiana sarebbero incalcolabili e tutti negativi. Se la linea tracciata è quella di una visione industriale, integrata, moderna della promozione all’estero del nostro patrimonio storico, artistico, naturale, ambientale su quella bisogna insistere. Al Ministro Franceschini ho segnalato come, in una sala di RiminiFiera, si svolgesse la presentazione di un nuovo prodotto turistico  che, nel nome di Piero della Francesca e delle sue opere, mette insieme quattro regioni e sei città, ‘grande bellezza’ nazionale all’assalto del mondo. Ecco, così come Piero della Francesca ha rotto con la prospettiva tutti i paradigmi della pittura precedente, così il turismo può oggi rompere i paradigmi precedenti di un’industria italiana ancora avvinghiata a modelli di 60 anni fa. Non sprechiamo questa occasione”.

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