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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Bellaria-Igea Marina

Turismo, "i comuni non possono muoversi da soli"

Numerose le domande che hanno animato la prima parte della discussione, con Bucci che si è fatto portavoce delle molte domande raccolte tra la cittadinanza e le associazioni di categoria alla vigilia dell’incontro pubblico

Si è svolto mercoledì sera l’atteso incontro pubblico dedicato al turismo organizzato dall’Amministrazione Comunale e da Fondazione Verdeblu. Sala del Palazzo del Turismo gremita per l’occasione, con un pubblico di circa trecento persone che hanno assistito al confronto sul palco tra l’Assessore regionale Turismo e Commercio Maurizio Melucci, il Consigliere regionale e Presidente della Commissione Bilancio Affari generali e istituzionali Marco Lombardi, il Presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali, il Presidente regionale di Federalberghi Sandro Giorgetti e il Sindaco di Bellaria Igea Marina Enzo Ceccarelli.

Moderatore della serata, l’esperto in marketing turistico Gabriele Bucci, che ha introdotto il dibattito sottolineando “i tanti cambienti che interessano il Paese, in questo momento, a livello istituzionale, a partire dal tema dell’accorpamento delle Province su aree vaste e tutto ciò che ne consegue per l'ordine pubblico, la sanità, i servizi ai cittadini. E anche in campo turistico. E' importante dunque prendere coscienza di cosa sta succedendo, per potersi riorganizzare al meglio senza perdere per strada né il nostro patrimonio provinciale né i primati turistici che ci siamo guadagnati anche grazie all'ottimo rapporto tra pubblico e privato.”

Cosa succederà per il nostro territorio con i nuovi provvedimenti? A chi andranno attuali competenze provinciali, in particolare la materia turistica? Poi, dove vanno le risorse che la provincia ha investito in infrastrutture, dalla Fiera all’Aeroporto? Riusciremo a mantenere quei presidi dello Stato come la Questura ottenuti a suo tempo con l’istituzione della Provincia di Rimini? Sono questi gli interrogativi che hanno animato la prima parte della discussione, con Bucci che si è fatto portavoce delle molte domande raccolte tra la cittadinanza e le associazioni di categoria alla vigilia dell’incontro pubblico.

“Su molti interrogativi, purtroppo, nessuno ha risposte sicure”, ha spiegato il Presidente Vitali. “L’accorpamento previsto è cosa ben diversa dall’abolizione delle province: in questo caso le nostre funzioni sarebbero passate  a Regione e Comuni, ma non sarà così perché la nuova maxi provincia sarà gestita da rappresentanti scelti tra gli amministratori già in carica negli enti locali. Di certo, dovremo dimenticarci la Provincia di Rimini così come la conosciamo ora: nel campo della sicurezza e dell’ordine pubblico, che con non poca fatica eravamo riusciti a stabilizzare, dei presidi sanitari, delle infrastrutture scolastiche. Il turismo è un tema chiave, poiché in tutti questi comparti siamo chiemati a erogare servizi non solo per i 1.250.000 abitanti della Provincia, ma anche per i nostri 17 milioni di presenze annue, che nessuno pare considerare. Stiamo pagando la nostra difficoltà nel creare relazioni a livelli istituzionali alti: corriamo il rischio di non essere riconosciuti per quanto valiamo in campo turistico, costretti a discuterne con realtà prossime geograficamente ma molto diverse per vocazione e tradizioni, lasciando i Sindaci a difendere il proprio campanile senza una sintesi tra le esigenze del territorio. Ciò che serve è invece fare squadra a tutti i livelli, istituzioni, associazioni di categoria e operatori, perché quando questa terra ha saputo unirsi ha sempre ottenuto grandi risultati.”

Bucci ha alimentato gli spunti offerti da Vitali, suggerendo la Camera di Commercio come “esempio di ciò che rischiamo di perdere nella redistribuzione delle competenze: una Camera di Commercio, quella di Rimini, che ha investito tanto in strutture e infrastrutture: che fine faranno questi patrimoni?”“Senz’altro la Camera di Commercio è un ottimo esempio di come il sistema pubblico-privato nel nostro territorio abbia compiuto investimenti che altri non hanno fatto”, ha detto Marco Lombardi, “questo è un tema che dovremmo portare sui tavoli delle grandi decisioni, soprattutto in campo turistico. Condivido quanto detto da Vitali, anche perché l’attuale sfiducia verso la classe politica rende timida ogni forma di opposizione a una riforma poco organica e alimentata più da una mentalità burocratica che da una reale conoscenza delle realtà interessate.”

 

Sull’argomento, Sandro Giorgetti ha precisato che “il problema delle province è una questione di rapporti di potere tra enti locali, Anci e regioni, seppur ben nascosto dietro a scelte “tecniche”. Al di là del fatto che credo la riforma non sarà approvata, è giusto sottolineare come i nostri operatori si siano sempre rimboccati le maniche, in forma privata o associata, investendo sulla crescita del territorio, penso all’esempio straordinario di Verdeblu.”

 

“Purtroppo la riforma che ora è sul tavolo, trova terreno fertile nel clima di sfiducia verso la politica, ma non possiamo essere sempre sulla difensiva”, ha sottolineato poi l’Assessore Melucci. “Il problema non sono le politiche di area vasta, su cui anzi stavamo già lavorando prima del riordino delle province, bensì la superficialità di molte decisioni, che hanno portato ad esempio al blocco dei pagamenti e degli investimenti anche in una Regione come la nostra che ha le carte in regola sul piano dei bilanci. Sul tema del turismo, non vogliamo tornare indietro su alcuni capisaldi costruiti neglia anni: primo tra tutti il rapporto pubblico-privato in tutte le sue declinazioni richiamato dal Presidente Giorgetti, un modello invidiato a livello nazionale che ha fatto gran parte della nostra fortuna. Il problema, semmai, è che lo Stato investe troppo poco in turismo, mentre ci dovrebbe sostenere: da parte nostra troverebbe massima disponibilità e applicazione di regole rigidissime, evitando tanto per intenderci il caso del “comunello” che va allo sbaraglio alle megafiere.”

 

Il Sindaco ha chiuso questa prima parte di interventi  ringraziando i relatori e sottolineando come “il pubblico questa sera sia numersoso ed eterogeneo, ci sono politici, associazioni di categoria, privati cittadini e operatori singoli.”

“Condivido quanto ascoltato: i comuni non possono muoversi da soli, in primis nella promozione turistica in cui, molto spesso, sfidiamo all’estero distretti turistici competitivi e agguerriti. L’unione è fondamentale, e da questo punto di vista credo di non fare un torto dicendo che anche l’Agenzia di marketing nasca da un’idea molto simile a quella che ha ispirato la nostra Verdeblu. Servono coordinamento e, speriamo, un po’ di certezze su ciò che avverrà: certo non è tempo di “sbaraccare”, agli enti pubblici il compito di dare punti di riferimento a chi ha voglia di fare e investire, rappresentando dove conta le necessità del territorio: è l’approccio che abbiamo instaurato a Bellaria Igea Marina nelle piccole e nelle grandi iniziative.”

 

Ceccarelli ha citato, a tal proposito, l’esempio della linea ferroviaria, inaugurando una seconda parte della serata segnata dalle riflessioni sulla centralità dei trasporti: “per la nostra città, la ferrovia e le attese ai passaggi a livello sono un problema: le decisioni in tema ed eventuali combiamenti sono appannaggio degli organi regionali, ma noi abbiamo il merito di esserci e di aver allacciato i rapporti che, ce lo auguriamo, porteranno in futuro la soluzione delle criticità. Proprio domani ( - oggi per chi legge) sarò in Regione, per firmare con l’Assessore Peri l’accordo di finanziamento per diminuire le attese ai passaggia a livello: si parla di meno 50 % nei tempi di attesa, un progetto ambizioso e importante anche per l’impossibilità a Bellaria Igea Marina di creare i sottopassi.”

 

“Siamo purtroppo tagliati fuori dalle moderne linee di trasporto: la dorsale adriatica ferroviaria non esiste, e, ancor più grave, non tutti sembrano capire la strategicità del nostro aeroporto”, la posizione di Vitali, seguita dalla precisazione del Presidente Giorgetti: “L’aeroporto è sì strategico, ognuno dovrebbe fare la sua parte, ma a mio modo di vedere la politica negli ultimi due anni non è stata in grado di dare le risposte attese.”

 

Chiusura di dibattito per la Bolkenstein. Così Lombardi: “Abbiamo corso un pericolo enorme qualche anno fa, quando eravamo sotto procedura di infrazione, con il rischio di pagare addirittura 800 milioni di euro che sarebbero stati a carico di operatori. Ora, pare che ci siano le soluzioni per salvaguardare le attività e dare seguito allo stesso tempo a quanto dettato dall’Unione Europea.” Melucci: “So di non essere amato dai bagnini, ma ho sempre preferito i fatti alla demagogia: il nostro obiettivo deve essere il sistema balneare della Regione, che nulla ha a che fare, per esempio, con quello del Tirreno. Ci sono le condizioni per “stare dentro” le norme europee e garantire la salvaguardia delle nostre attività. Vorrei per altro ricordare che, senza clamori, abbiamo risolto un problema altrettanto complicato come quello degli ambulanti. Sulla Bolkenstein, ciò che deve fare il Governo è raffrontarsi con gli organi europei, capire se ci sono analogie con il recente caso spagnolo e, nel caso, pretendere lo stesso trattamento: fino a che non ci sono chiarimenti in Europa, è chiaro che le regioni hanno ben poco da dire. Il problema è che il tempo passa e il 31 dicembre 2015 è una data limite da rispettare se vogliamo evitare problemi ancora più pesanti.” Così Ceccarelli: “Si è letto che ciò che non è amovibile sulla spiaggia, diventerà patrimonio dello Stato: a Bellaria Igea Marina non ci sono casi di questo tipo. Comprendiamo che chi opera sulla spiaggia voglia finalmente certezze, e noi come Comune stiamo facendo la nostra parte con un lavoro intenso e prossimo alla conclusione sul piano dell’arenile.”

 

Conclusione e saluti affidati allo stesso Sindaco, che ha così dato appuntamento ai prossimi incontri: “In calendario, altre tre assemblee importanti: parleremo della pesca e del mare, ricordando che proprio a Bellaria Igea Marina presto vedremo ultimata un’opera significativa come il mercato ittico; poi parleremo della “città che cresce”: in questo momento intorno a noi ci sono cantieri che stanno costruendo infrastrutture per oltre 10 milioni di euro. Ne avevamo parlato a febbraio e ora si stanno concretizzando: nell’incontro in programma illustreremo ciò che sboccerà a Bellaria Igea Marina nel 2013. Terzo appuntamento, quello dedicato ai giovani e al futuro che la città deve essere in grado di dare loro.”

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