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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

In un mese, un week end a Rimini costa 2,3 euro in più

L'osservazione arriva dall'assessore comunale al turismo, Fabio Galli."Calcolando un euro a notte, si tratta di una sorta di tassa di soggiorno travestita, con l'unica differenza che di questa neanche un centesimo ricade sul territorio locale"

“La tassa di soggiorno? C’è già, viene applicata dal 17 settembre, nel silenzio più assoluto. E’ di oggi l’approfondimento di alcuni quotidiani nazionali circa l’impatto dell’aumento dell’IVA al 21%, imposto dai provvedimenti finanziari del Governo Italiano. Quello che pareva un adeguamento infinitesimale dei prezzi, secondo le associazioni dei consumatori si sta trasformando in qualcosa di più pesante”. L'osservazione arriva dall'assessore comunale al turismo, Fabio Galli.

“Per inciso, ha effetti anche sul turismo nazionale, riminese compreso. La benzina, ad esempio, ha subito un aumento sensibilmente superiore all’1% determinato dalla legge, così come il pedaggio autostradale ‘arrotondato’ per eccesso, anche sulla base di un decreto interministeriale del 2001. Proviamo a calcolare questo impatto per l’ospite che decide di venire in auto da Bologna a Rimini per trascorrere un week end. Con i nuovi aumenti dell’Iva, il pedaggio autostradale nel tratto Rimini Nord a casello Fiera Bologna passa da € 6,40 a € 6,50. Tra andata e ritorno siamo a € 0,20 in più rispetto a quanto accadeva precedentemente al 17 settembre. Per la benzina il calcolo è più frastagliato, essendo ampio il panel di proposte da parte dei singoli rivenditori. In ogni caso, un calcolo medio passa dal costo/litro di € 1,514 di inizio settembre al € 1,62 di oggi. Calcolando in 20 litri il consumo tra andata e ritorno del tragitto Bologna-Rimini, l’incremento è di circa € 2,1”.

“Il totale è presto fatto: dalla fine di agosto a oggi, il turista di Bologna che viene a Rimini anche per un solo fine settimana paga un surplus di € 2,3 tra aumenti ‘ivati’ e ‘arrotondati’ di pedaggio autostradale e benzina. Presumibilmente, il surplus è doppio per il turista che viene da Milano. Calcolando un euro a notte, si tratta di una sorta di tassa di soggiorno travestita, con l’unica differenza che di questa neanche un centesimo ricade sul territorio locale per investimenti o eventi o riqualificazioni per rendere i nostri luoghi ancora più belli e attraenti. Forse sarebbe il caso di rifletterci”.

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