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Economia

Via libera dal Consiglio provinciale al processo di privatizzazione di Rimini Fiera Spa

Lo studio dell’advisor, evidenziando l’interesse del mercato sugli eventi e i marchi, identifica come percorribile la quotazione in borsa

Nella seduta di lunedì il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità (l’opposizione era assente) gli indirizzi per l’avvio del processo di privatizzazione di Rimini Fiera Spa a seguito delle risultanze dello studio dell’advisor KPMG.  Lo studio dell’advisor, evidenziando l’interesse del mercato soprattutto  sugli eventi e i marchi (minore sulla parte immobiliare), identifica come percorribile la quotazione in borsa in particolare sul mercato AIM (piccole e medie imprese) e indica la valutazione della partecipazione in linea con i moltiplicatori di settore (un valore medio tra i 117 milioni di euro e i 142 milioni di euro). 

L’amministratore unico di Rimini Congressi Marino Gabellini ha illustrato in Consiglio il progetto finalizzato ad avviare il processo di privatizzazione e a portare Fiera sui mercati internazionali sia a livello commerciale che societario, permettendo nel contempo alla Rimini Congressi una riduzione del debito attraverso la doppia operazione di Offerta pubblica di vendita di azioni (OPV) e Offerta pubblica di sottoscrizione sul mercato borsistico AIM di Rimini Fiera.

Il Consiglio provinciale dà così il via libera alla verifica di fattibilità di questa doppia operazione OPV e Offerta pubblica di sottoscrizione sul mercato borsistico AIM, in quanto migliore soluzione per Rimini Congressi, finalizzata da una parte a realizzare risorse finanziarie per Rimini Congressi e dall’altra a rafforzare la politica industriale di posizionamento sul mercato nazionale ed estero di Rimini Fiera. La delibera di Consiglio tiene conto del quadro di incertezza istituzionale e finanziaria della Provincia di Rimini e pertanto in questa fase non dispone delle proprie partecipazioni in Rimini Fiera SPA.

Il Consiglio provinciale ha poi approvato, sempre all’unanimità, il Piano faunistico-venatorio provinciale 2014-2018, che recepisce le osservazioni della Regione Emilia-Romagna scaturite nell’ambito della VAS (modifiche formali e non sostanziali).

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