Al di là del mare: educare alla pace per una libertà senza confini
Come possiamo costruire la pace? Come possiamo insegnarla? Come si educano alla pace i figli della guerra, bambini che hanno sempre vissuto nella violenza fisica e psicologica di una guerra che ha tolto loro ogni connotato tipico dell'infanzia?
I piccoli gesti concreti e quotidiani diventano strumento per comunicare la guerra ai nostri figli ed alimentare una pace che supera il confine domestico, perché la libertà che vogliamo realizzare ed insegnare loro è quella che prescinde dalle latitudini" (E. Vandini, presidente We Are Onlus). Come possiamo farlo da qui? Con la presenza, per costruire, attraverso la conoscenza, una nuova coscienza, prima individuale poi collettiva, per portare un cambiamento nel pensare e sentire la pace come un diritto senza confini. "Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Mahatma Gandhi). Se ne parlerà venerdì 5 maggio alle ore 20.30 al Centro Sociale Grotta Rossa, in chiusura del ciclo di incontri "Incontrarsi nel conflitto" organizzato dall'Associazione A_Testa_in_Giù di Rimini, volto a divulgare nuove modalità e spunti educativi per la gestione del conflitto.
Ospiti della serata: Enrico Vandini, presidente di We Are Onlus, associazione bolognese che promuove progetti di assistenza scolastica e sanitaria in Siria, in particolare una scuola per 400 bambini nel campo profughi di Alnour; Diana Kassem, di origine siriana, nata e cresciuta a Modena, che ci parla della sua esperienza familiare e di un conflitto nato da libertà negate e divenuto guerra; Giulia Sardonini, laureanda in scienze per la pace, formatrice Assopace Pisa e collaboratrice del centro interdisciplinare di scienza per la pace.