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Arriva sua maestà il tartufo bianco, la storica Fiera pronta all'esordio. "Sarà un'ottima stagione"

Si apre la 39esima Fiera Nazionale del Tartufo Bianco. Parola all'esperto: "Dopo un'estate molto siccitosa, le piogge delle ultime settimane garantiranno una ‘buttata’ importante del prezioso tubero"

Sant’Agata Feltria è pronta a dedicare le attenzioni dovute al suo “Oro dei Boschi”, e a regalare ai suoi visitatori una festa per il palato e per la socialità. Domenica, 1 ottobre, Sant’Agata Feltria alza il proprio “gustoso” sipario per rapire tutti i visitatori con il profumo intenso del tartufo bianco pregiato e il suo gusto inimitabile.

La Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Sant’Agata Feltria, edizione numero 39, si aprirà ufficialmente domenica con l’inaugurazione alle ore 11.30, in piazza Garibaldi: sarà il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a tagliare il tradizionale taglio del nastro, accolto dal sindaco di Sant’Agata Feltria Goffredo Polidori e dal presidente della Pro loco (organizzatrice della Fiera), Stefano Lidoni.

Presenti anche il Prefetto Rosa Maria Padovano e il Questore di Rimini Rosanna Lavezzaro. E ancora il Colonnello della Polizia Stradale di Novafeltria Alfredo Migliozzi, il capitano dei Carabinieri di Novafeltria, Carmelo Carraffa, e il presidente di Orogel (storico partner della Fiera) Bruno Piraccini, oltre ad altri ospiti istituzionali, dell’imprenditoria e della cultura.

Tutti con il naso all’insù. E pronti a farsi prendere per la gola, dunque. Sua Maestà il Tartufo Bianco Pregiato è tornato. Il borgo dell’alta Valmarecchia per tutte e cinque le domeniche del mese di ottobre (1, 8, 15, 22 e 29) propone la valorizzazione di prodotti tipici, selezionando le eccellenze, primo fra tutti il tartufo bianco pregiato, pronto a rapire tutti i visitatori con il suo profumo intenso e il suo gusto inimitabile.

Direttamente dal territorio dell’Alta Valmarecchia (una delle zone più vocate d’Italia), e dal suo habitat naturale, i boschi, il prezioso tubero si trasforma in cucina per realizzare piatti di alto valore gastronomico, che sprigionano inebrianti aromi ben lontani dalla globalizzazione che spesso ci travolge, per salvaguardare l'integrità del nostro ambiente.

“La crisi economica e la pandemia hanno messo a dura prova il commercio, con tanti esercenti e artigiani – anche storici – che sceglievano la Fiera quale centro commerciale naturale per i loro prodotti, costretti a chiudere l’attività. – fa notare il presidente Stefano Lidoni – Le difficoltà sono tangibili, rese ancor più stringenti da una burocratizzazione ‘nemica’ degli eventi, ma la passione unita ad una professionalità e una determinazione non comune della Pro Loco e dei suoi volontari, ha permesso anche quest’anno di ‘portare in tavola’ una edizione della Fiera di altissimo valore per diversità e qualità di proposte e appuntamenti”.

Tantissime le richieste di informazioni ricevute da Pro loco da parte di privati, agenzie di viaggio e tour operator di tutta Italia. Facile prevedere il sold out nelle strutture ricettive della zona.

La stagione 2023 sembra dare una mano agli amanti del tuber magnatum pico. “La ‘caccia’ al tartufo nelle nostre zone è iniziata appena il 20 settembre scorso. - spiega l’esperto Marco Davide Cangini, da anni colonna della Pro loco –. Dopo un'estate molto siccitosa, le piogge delle ultime settimane garantiranno una successiva ‘buttata’ importante del prezioso tubero. Ma già domenica gli 8 stand del tartufo sapranno rispondere alle richieste dei buongustai e dei curiosi”.

Il tartufo bianco pregiato è sempre garantito a S. Agata Feltria dalla presenza di 8 stand, in rappresentanza di zone diverse d’Italia e tutte ad alta vocazione, dove la raccolta è partita anche in anticipo rispetto alla Valmarecchia.

Il programma della prima domenica di Fiera, 1 ottobre, è ampio e diversificato. Oltre 150 gli stand – in arrivo da molte regioni d’Italia – presenti, sempre più curati e capaci di regalare emozioni di vario genere. E ancora gli “Artigiani al lavoro”, la “Piazzetta dei prodotti biologici naturali e delle erbe”, “Wine 2023 cultura e piacere del vino”.

La “Wanna Gonna Show” garantirà uno spettacolo itinerante di musica, suoni e colori per tutta la giornata.
Novità 2023, le nuove vie dedicate agli “Artigiani al lavoro. Mestieri di una volta” e tre spettacoli serali al Teatro Mariani, il seicentesco spettacolare teatro ligneo più antico d’Italia.

In via Vittorio Emanuele II, Piazzetta Fabri e in via Severino Celli trovano spazio le teglie di Montetiffi ma anche artigiani del ferro battuto, mosaicisti, ritrattisti, impagliatori di sedie e l’oggettistica dipinta da Matera,,

L’Ecomuseo del Tartufo. È una esperienza tutta da vivere. Il museo propone con immagini e oggetti la conoscenza del tartufo anzitutto nel suo ciclo biologico, ma anche nella tradizione della ‘cerca’ e dell'utilizzo nella gastronomia. Filmati mozzafiato, testimonianze suggestive e touch screen per approfondire il mondo del tartufo, per il quale l’associazione Città del Tartufo – di cui Sant’Agata è fondatore – ha chiesto il riconoscimento all’Unesco quale “patrimonio immateriale della umanità”.

Sant’Agata Feltria è dotata di una zona adibita al parcheggio dei camper, a circa 200 metri dalla piazza principale (p.zza Garibaldi). Il parcheggio può contenere fino a 50 camper. Altre 2 zone adiacenti sono sosta per camper.

Il “Capannone dei Ristoranti” è aperto tutte le domeniche di Fiera dalle ore 11 alle 21. Ogni piatto ha un costo di 9,00 euro. Quattro i ristoranti che danno vita al “Capannone”: Villa Labor (Montecopiolo), Spiga D’Oro (Ponte S. Maria Maddalena - Novafeltria), Il Palazzo (Palazzo - Sant’Agata Feltria), Sottobosco (Badia Tedalda).

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