"Compra, vendi o baratta ma non buttare": ritorna il Bottegaio per un giorno
Ritorna a grande richiesta “Bottegaio per un giorno”, il mercatino del riuso dedicato ai privati, giunto alla settima edizione. Domenica 24 gennaio, dalle 9 alle 18.30, i “bottegai” metteranno alla prova la loro abilità di venditori. Una ricca proposta di banchi apparecchiati con oggetti usati a prezzi irrisori animerà gli spazi del Palacongressi di Bellaria (via Uso 1); una bella iniziativa nata per consolidare la cultura della responsabilità personale rispetto alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti con innumerevoli benefici, sia ambientali sia economici.
Il mercatino dell’usato si trasforma in un importante motore della green economy o meglio in una vera o propria miniera ambientale, nella quale agli oggetti è data una nuova vita, meno costosa dal punto di vista ambientale ma con un valore estimabile legato al fatto che quell’oggetto è la testimonianza di un’epoca passata che non tornerà più. Per partecipare al Bottegaio, basta iscriversi e portare quegli oggetti che non si usano più, svuotare soffitta, garage o cantina e mettere sul banco la mercanzia che per altri può essere interessante e utilizzabile.
“Bottegaio per un giorno” è una nuova norma di economia ecosostenibile che favorisce i rapporti fra le persone che tornano a interfacciarsi tra loro condividendo le proprie cose con gli altri in modo utile, attivo e divertente, così, gli oggetti, possono avere una seconda vita grazie al riciclo. Il riuso di roba usata è dunque una pratica virtuosa ed efficace per tutelare da un lato le tasche di chi compra e dall’altro il benessere del Pianeta. A comprare oggetti usati gli Italiani, si sono già abituati. Solo tra negozi e punti vendita, escluse le auto, il valore del mercato dell’usato ha raggiunto i 900 milioni di euro l’anno.
A dimostrarlo è il centro di ricerca economica e sociale dell’onlus “Occhio del riciclone”, in collaborazione con Mercatino S.r.l., la catena dell’usato più grande d’Italia. Lo studio, condotto su oltre 200 punti vendita di oggetti di seconda mano, ha riportato che il riutilizzo di materie prime nell’ultimo anno ha fatto risparmiare oltre 107 mila tonnellate di CO2 ed è riuscito a far recuperare più di 23 mila tonnellate di oggetti, altrimenti destinati alle discariche.