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Nuove contaminazioni, percorsi musicali e sonorità etniche: ecco “Percuotere la mente”

Un viaggio in cinque tappe dal 2 al 30 luglio - nella cornice ormai tradizionale della Corte degli Agostiniani (via Cairoli 42) - che spazierà dal cantautorato italiano alle sperimentazioni anglosassoni, dalle rivisitazioni jazz alle sonorità etniche

Sarà Paola Turci, con un concerto inserito nel programma della Notte Rosa 2015, ad aprire la nuova edizione di Percuotere la Mente, sezione della Sagra Musicale Malatestiana, dedicata alla contaminazione tra generi. Un viaggio in cinque tappe dal 2 al 30 luglio - nella cornice ormai tradizionale della Corte degli Agostiniani (via Cairoli 42) - che spazierà dal cantautorato italiano alle sperimentazioni anglosassoni, dalle rivisitazioni jazz alle sonorità etniche. “Percuotere la mente è una delle ‘perle’ di un’offerta culturale che fa della dialettica tra mondi diversi, talvolta apparentemente opposti, il suo punto di forza – sottolinea il sindaco di Rimini Andrea Gnassi – Una rassegna dedicata alla musica contemporanea che ben interpreta lo spirito di una città che non alza barricate e non pone confini, ma che si apre e che mette in relazione le sue diverse anime”.

Si comincia giovedì 2 luglio con Paola Turci, che presenterà a Rimini “Io sono” un disco antologico che contiene dodici canzoni storiche completamente riarrangiate e tre brani inediti tra cui Io sono, scritta da Francesco Bianconi dei Baustelle e da Pippo Rinaldi Kaballà. Sul palco sarà accompagnata da Fabrizio Fratepietro alla batteria, Piepaolo Ranieri al basso, e Fernando Pantini alla chitarra elettrica. “In “Io sono” c’è il passato, la mia storia, il mio ritratto, ma è anche soprattutto uno sguardo rivolto al futuro – ha dichiarato la cantautrice - Ho spogliato le mie canzoni da arrangiamenti ormai impolverati e le ho alleggerite, adesso le sento come farfalle. Questo album è un crocevia tra futuro e passato. E’ una fotografia che immortala un momento di passaggio e al tempo stesso lascia immaginare nuovi scenari futuri. Il mio volto è una metafora della mia vita, sgangherata e graziosa al tempo stesso. In passato a causa delle cicatrici che mi ha provocato l’incidente stradale, il mio aspetto è stato così importante da farmi diventare pesante, quindi non ho mostrato tutto quello che sono stata. Oggi, grazie anche alla maturità dei cinquant’anni, non ho problemi a mostrare la mia fragilità”. Il concerto è in collaborazione con La Notte Rosa

Si proseguirà venerdì 10 luglio con Stefano Bollani in “Piano solo”, un recital dal piglio enciclopedico che percorre la storia del jazz e rivela la personalità unica del musicista, attraverso il rapido accendersi, appassionarsi e una fulminea quanto impressionante produzione di idee. Bollani suona un rag di Scott Joplin, liberamente improvvisa, suona tango come se fossimo all’inizio del secolo scorso, suona standards, suona composizioni proprie, omaggia un collega italiano, Antonio Zambrini, aprendo il disco con il suo Antonia. Interpreta Don’t talk dei Beach Boys e canzoni rese celebri da Louis Armstrong e Nat King Cole. Improvvisa su un tema tratto dal primo concerto per pianoforte di Prokofiev… Un turbinoso viaggio attraverso i generi secondo logica e necessità espressiva.

Altro viaggio, questa volta alla scoperta delle radici della musica, quello proposto dall’ Orchestra di Piazza Vittorio, che giovedì 16 luglio offrirà agli spettatori la possibilità di compiere  “Il giro del mondo in 80 minuti. L’Orchestra di Piazza Vittorio è un’orchestra multietnica nata nel 2002 all’interno dell’Associazione Apollo 11, un progetto sostenuto da artisti, intellettuali e operatori culturali che hanno voluto valorizzare il rione Esquilino di Roma, dove gli italiani sono una minoranza etnica. L’orchestra rappresenta una realtà unica: è la prima e sola orchestra nata con l’auto-tassazione di alcuni cittadini che ha creato posti di lavoro e relativi permessi di soggiorno per eccellenti musicisti provenienti da tutto il mondo e promuove la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi e spesso sconosciuti al grande pubblico, costituendo un mezzo di recupreo e di riscatto per artisti stranieri che vivono a Roma talvolta in condizione di emarginazione culturale e sociale. “Il giro del mondo in 80 minuti” è un concerto scenico che racconta di un viaggio nell’umanità attraverso il modo di fare e vivere la musica dell’Orchestra di Piazza Vittorio. L’orchestra: Houcine Ataa  voce, Emanuele Bultrini  chitarre, Peppe D’Argenzio  sax baritono e soprano, clarinetti, Sylvie Lewis  voce, chitarra, Omar Lopez Valle voce, tromba, flicorno, Ernesto Lopez Maturell  voce, bongos, timbales, congas, Sanjay Kansa Banik tablas, Zsuzsanna Krasznai violoncello, Luca Bagagli  violino, Gaia Orsoni viola, Carlos Paz Duque voce, flauti andini, Pino Pecorelli contrabbasso, basso elettrico, Leandro Piccioni pianoforte e tastiere, Raul Scebba voce, vibrafono, percussioni, El Hadji Yeri Samb voce, djembe, dumdum, sabar, Kaw Dialy Mady Sissoko voce, kora, Ziad Trabelsi  oud, voce.

Personalità, talento e bellezza per Anna Calvi, cantautrice e chitarrista che nel giro di poco tempo è riuscita a ritagliarsi uno spazio proprio all’interno del panorama musicale contemporaneo. Venerdì 24 luglio sarà alla Corte degli Agostiniani per presentare “One Breath” accompagnata da Mally Harpaz (harmonium percussioni vibrafono), Alex Thomas (percussioni) e  Ben Christophers (tastiere). Eleganza decadente e suggestioni cinematografiche, richiami spesso sofisticati alla grandeur di un’Europa d’antan e ricondotto a un’intima e primordiale radice blues: l’insieme di questi elementi eterogenei ha permesso alla musicista di definire un’identità immediatamente riconoscibile, uno stile unico divenuto marchio di fabbrica consolidato nel giro di appena due album, con un potenziale creativo in continua crescita, sublimando una rara combinazione di bellezza e talento.

A chiudere la rassegna giovedì 30 luglio sarà il Brian Auger’s Oblivion Express, gruppo fondato dal padrino dell’acid jazz e pioniere della fusion Brian Auger. Maestro dell’Hammond B3 e del piano elettrico, Auger è un musician’s musician stimato dai colleghi ma con un difficile rapporto con i media e le case discografiche. “Chiamai il mio gruppo Oblivion Express, treno espresso verso l’oblio, perché sapevo di andare controcorrente, di avere preso una direzione contraria al trand della musica commerciale…”. Voce del Brian Auger’s Oblivion Express è Alex Ligertwood, conosciuto in tutto il mondo come la voce dei Santana. Il concerto sarà l’occasione per vedere sul palco anche i LOG2, forse l’unica tribute band di Brian Auger esistente. Una formazione composta da Eugenio Giordani (Organo Hammond) Riccardo Marongiu (batteria), Giorgio Lugli (basso), Giancarlo Del Vecchio (voce), Claudio Cardelli (chitarra).

Tutti i concerti avranno inizio alle 21.15.

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