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Caravaggio Experience, un sogno a occhi aperti

A Rimini, nella Sala dell'Arengo, la videoinstallazione spettacolo dedicata alle opere del Merisi

La grande arte è protagonista a Rimini con Caravaggio Experience, l’esperienza di arte immersiva portata dal gruppo Maggioli che racconta attraverso immagini, suoni e profumi la vita e le opere di Michelangelo Merisi. L'evento, in allestimento da sabato 24 marzo al 22 luglio, aprirà la stagione turistica riminese sarà anche una tappa fondamentale - grazie anche alla forte sinergia con la Biennale del Disegno 2018 “Visibile e invisibile - Desiderio e passione” - di quel percorso che vuole consolidare il patrimonio artistico e culturale di Rimini. L'evento è in allestimento da sabato 24 marzo al 22 luglio nella Sala dell'Arengo. Un viaggio in 57 opere che sveleranno i capolavori, le tecniche e la vita dell'artista attraverso effetti speciali, musica, grafiche e colpi di scena. Tra le opere i visitatori potranno scoprire Medusa, Bacco, Ragazzo morso da un ramarro, Amor vincit ominia.

Il sindaco Andrea Gnassi ha evidenziato, durante la presentazione della rassegna, l'impegno della città nel sostenere la cultura e l'arte. “Caravaggio Experience rientra perfettamente nella traiettoria del cammino che abbiamo avviato per consolidare il patrimonio artistico e culturale rimasto oscurato dall’ombra del ‘grande ombrellone’, che ora invece lo affianca e lo esalta: Rimini è un esempio di come il patrimonio culturale possa essere motore di rigenerazione urbana sostituendosi ai patrimoni immobiliari, e sia il nuovo Museo Fellini che l’Officina contemporanea delle arti ne saranno la prova - spiega Gnassi-. Questo percorso inizia inaugurando la nostra Pasqua, quindi la stagione estiva, con un grande evento come Caravaggio Experience che affiancherà da fine aprile la Biennale del Disegno, il nostro grande altro investimento culturale, intersecandosi grazie a un biglietto comune a un prezzo agevolato che unirà queste due grandi proposte culturali”.

Secondo il primo cittadino “Caravaggio Experience è arte che arriva in una forma più diretta, perfetta per le generazioni digitali: un’operazione densa di senso che avvicina i millennials all’Arte, e infatti vogliamo coinvolgere i giovani delle scuole per stupirli”. Per il sindaco poi “Caravaggio Experience è infine la prova dell’alto rango della proposta culturale riminese: arriva qui dopo Roma, Torino e Città del Messico e occupa gli spazi dove arriverà una collezione di arte contemporanea che intanto ha già visitato la Triennale di Milano, il Maxxi di Roma e la Reggia di Caserta. Rimini- conclude- ora è un crocevia, è una città che non si pone più il tema dei frizzi e lazzi ma investe su arte e cultura”.

Si concentra sulla potenza delle sinergie anche Mauro Villa, direttore di Maggioli Musei: “Caravaggio Experience nasce da una serie di fili che si uniscono, da una attrazione fra poli che ha portato in pochi minuti a dire sì, perché c’erano la fattibilità e la chiarezza- assicura-. Del resto il Gruppo Maggioli ha indicato una mission chiara sin dalla nascita del progetto Maggioli Musei: valorizzare il patrimonio artistico e culturale italiano, promuovendo iniziative di alto spessore anche attraverso l'utilizzo di tecnologie avanzate”. 

Per l’assessore alla Cultura del Comune di Rimini Massimo Pulini, “l’immersione dell’osservatore nella serie straordinaria di dipinti di Caravaggio nella Chiesa dei Francesi a Roma ancora oggi sconvolge, immaginiamo allo scadere del XVI secolo: oggi la tecnologia contemporanea permette immersioni che diventano totali e che possiamo assolutamente equiparare alla forza di impatto di allora. Il coinvolgimento- specifica Pulini- diventa allora racconto, e il racconto è il futuro non solo dei musei ma anche del rapporto tra pubblico e arte. I musei a volte hanno un silenzio totale intorno alle opere, che spegne l’approccio: per questo siamo davvero contenti di ospitare una manifestazione come Caravaggio Experience e della sua sinergia con la Biennale del disegno”.

Valentina Sicca di Medialart, la società che ha ideato Caravaggio Experience, spiega che “definiamo Caravaggio Experience un’esposizione ad alto impatto emotivo: è la nostra prima produzione, e ne seguiranno altre, tutte dedicate ai pittori italiani. Crediamo sia un modo di trasferire l’arte italiana in tutto il mondo, specialmente ora che il trasferimento delle opere fisiche è sempre più complesso. Caravaggio Experience è già stata a Roma al Palazzo delle Esposizioni, alla Reggia di Venaria Reale in provincia di Torino e al Munal di Città del Messico, e abbiamo avuto modo di vedere la sua capacità di attirare un pubblico non specializzato e più giovane del solito”. 

Per Stefano Fake di The Fake Factory, il videoartista che ha realizzato Caravaggio Experience, “questa installazione è una esperienza di arte immersiva, come il cinema agli albori del ‘900: si raccontano storie che portano emozioni. Siamo davvero all’inizio di un percorso verso la nascita di una ottava arte, come già sostenuto dai più importanti critici della nuova generazione: uno show che è anche un nuovo modo di comunicare attraverso i mezzi contemporanei”. 
Secondo Fake “Caravaggio Experience è un sogno da vivere a occhi aperti, una immersione onirica degna del Maestro Fellini che ci aiuta anche a rompere gli schemi: l’arte immersiva permette una contemplazione dell’opera che il museo tradizionale, per questioni di pubblico e di spazi, non può offrire, e aiuta la didattica visiva, riuscendo a rendere davvero l’idea della teatralità delle composizioni di un artista come Caravaggio.

Gianluca Foà dell’Officina Santa Maria Novella, che per Caravaggio Experience ha creato il profumo dedicato ‘Maledetto’, ha ribadito come “In Italia fare cultura è connaturato a fare business: noi non facciamo pubblicità ma partecipiamo ad eventi culturali per far risaltare i nostri prodotti. Per questo motivo per noi imprese del made in Italy è fondamentale trovare amministrazioni locali illuminate come questa”.
 

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