Romeo e Giulietta a passo di tango per un intenso omaggio a Shakespeare
Lo spleen del tango argentino e l’arte di William Shakespeare si incontrano in Romeo y Giulieta Tango, in arrivo venerdì 23 febbraio al Teatro della Regina (ore 21.15) con la Compagnia Naturalis Labor e Tango Spleen Cuarteto.
Il coreografo vicentino Luciano Padovani e la compagnia Naturalis Labor, da lui fondata e guidata dal 1998, si sono ampiamente dimostrati tra i più qualificati interpreti della cultura musicale e coreutica del tango nel nostro paese. In occasione del quarto centenario dalla morte di William Shakespeare, celebratosi nel 2016, hanno portato in scena Romeo y Julieta Tango di e con Marcelo Ballonzo, Tobias Bert, Jessica D’Angelo, Loredana De Brasi, Giannalberto De Filippis, Stefania Greco, Elena Garis, Silvio Grand, Elisa Mucchi, Marco Pericoli, Sara Cavalieri, Walter Venturini. Le coreografie e la regia di Luciano Padovani sono accompagnate da musiche di tango eseguite dal vivo dall’ensemble Tango Spleen Cuarteto affermato a livello internazionale (pianoforte e direzione Mariano Speranza, bandoneon Francesco Bruno, violino Andrea Marras, contrabbasso Danile Bonacini). In repertorio Piazzolla, Speranza, Calo, Mores, Quartango, Rachel’s, Sollima, Purcell, Westhoff.
In questa tragedia, in cui eros e thanatos s’intrecciano costantemente, il tango argentino trova il suo naturale sbocco. Con la sua natura rigorosa e sintetica, il tango riesce da solo a raccontarci non solo erotici languori ma anche tensioni conflittuali. «Ho utilizzato un repertorio musicale adatto al dramma shakesperiano – afferma lo stesso Luciano Padovani – trovando alcune musiche di Piazzolla (anche di autori barocchi o contemporanei) particolarmente adatte sia per sottolineare il carattere drammatico di certe scene (come lo scontro tra le due famiglie, la morte di Mercuzio e di Tebaldo) sia per amplificare la poesia e il ‘romanticismo’ dell’incontro e della passione dei due giovani amanti. Romeo y Julieta si svolge nei luoghi topici del dramma: ma non c’è Verona e non c’è nemmeno Buenos Aires. O forse ci sono entrambi. Troviamo la sala delle feste, il balcone di Giulietta, la tomba, la piazza, luogo dello scontro tra Capuleti e Montecchi. In questi luoghi c’è un sapore antico che non è antico e c’è un sapore di contemporaneo che contemporaneo non è».
Semplice ma dal forte impatto visivo è l’invenzione scenica che svela il sapere di architetto di Padovani: un “portone tuttofare”, adeguatamente maneggiato, diventa balcone, letto, bara, pertugio… è attorno a questo elemento scenico che danza contemporanea e tango si incontrano con rigore ed eleganza. Due linguaggi che risolvono simbioticamente le dualità del dramma: il conflitto fra le due famiglie, l’amore fra i due giovani, la femminilità e la mascolinità.
Per informazioni contattare il numero 0541/966778. Inizio spettacoli ore 21.15.