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Creatività e paradigmi umani: sabato a San Leo "Siamo tutti Creativi"

La giornata inizierà alle ore 10 al Palazzo Mediceo con una introduzione al concetto e alle pratiche della creatività. Seguirà un workshop interattivo dal titolo "Siamo tutti Creativi" condotto da Hubert Jaoui e Isabella Dell'Aquila

Nell’ambito del progetto di marca territoriale Otium nel Montefeltro dell’ideatore Giampiero Bianchi, sabato 1si terrà a San Leo il convegno dal titolo “Siamo tutti Creativi” uno degli appuntamenti più significativi tra le manifestazioni volte a porre in evidenza i valori del nostro territorio, promosso dall’Amministrazione Comunale di San Leo, con il patrocinio di Pennabilli Antiquariato, Comitato Turistico Leontino, lo sponsor tecnico DataTrade e il sostegno di alcuni sponsor pubblici e privati.

In tale occasione si confronteranno due protagonisti di rilievo internazionale, due intellettuali che hanno elaborato da discipline diverse il pensiero e la pratica “dell’ozio creativo”: lo studioso francese, tra i maggiori esponenti della creatività applicata, Hubert Jaoui e il Professore, studioso e saggista napoletano Domenico De Masi. Saranno inoltre presenti l’imprenditrice e scrittrice Maria Pia Morelli e la studiosa e saggista Isabella Dell’Aquila. La giornata inizierà alle ore 10 al Palazzo Mediceo con una introduzione al concetto e alle pratiche della creatività. Seguirà un workshop interattivo dal titolo “Siamo tutti Creativi” condotto da Hubert Jaoui e Isabella Dell’Aquila.

Nel pomeriggio dalle 15 nella Fortezza Rinascimentale verrà presentato il libro di Maria Pia Morelli “Cercava i nidi sugli alberi” (Palombi Editori, 2014) e il saggio di Domenico De Masi “Mappa mundi”, (saggi, Rizzoli 2014). Seguirà un dibattito nell’ambito del quale Hubert Jaoui, Maria Pia Morelli e De Masi dialogheranno sui temi esposti nei testi intrecciando un rapporto con il pubblico. Gli intermezzi saranno allietati con il liuto antico suonato da Sigrun Richter e letture a cura di Ludovica Bucci.

“L’evento – riferisce Giampiero Bianchi - si colloca nell’ambito di un processo strategico di coesione locale e della successiva costruzione di un prodotto turistico/culturale dove la gestione di una cultura alta del tempo libero diventa valore aggiunto ad una rete, sempre più solida e solidale, fatta di accoglienza, artigianato, cucina, prodotti enogastronomici di qualità: valori e beni da condividere all’interno del suggestivo paesaggio feltresco nella sua area storica.

È ormai acquisito che le attività culturali intese come scambio, relazione e confronto aumentano quello che gli studiosi contemporanei chiamano il benessere percepito, disgiunto dalla ricerca di reddito. I benefici che si ottengono da questo nuovo concetto e pratica della cultura si traducono in una minore percezione di varie forme di disagio e nel miglioramento dello stesso benessere fisico. Il nobile otium dei latini oggi come non mai è un’esperienza da recuperare nella sua ampia valenza di cura e crescita di sé. In primo luogo attraverso l’esercizio della creatività”.

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