Infiltrazioni mafiose in Emilia Romagna: se ne parla a Rimini con Adriana Musella
La delegazione di Rimini di Riferimenti, il Coordinamento della Gerbera Gialla, associazione per la lotta civile contro la criminalità organizzata, nata in Reggio Calabria il 2 maggio 1993 e radicata a Rimini, ha organizzato per giovedì un incontro con gli studenti delle scuole riminesi e Adriana Musella, presidente del Coordinamento Nazionale Antimafia, che ha fatto dell’antimafia, una scelta di vita, a partire da quando, 25 anni or sono il padre, Gaetano Musella, un ingegnere salernitano fu dilaniato da un’autobomba per la sola colpa di aver denunciato le irregolarità di un appalto, alla quale avevano partecipato la ‘ndrangheta calabrese e la mafia catanese di Nitto Santapaola.
Assieme alla dottoressa Musella, i giovani conosceranno Michele Di Stefano, funzionario della DIA di Reggio Calabria, il quale mostrerà loro che la mafia non è solo una coppola raffigurata in una fiction, dedicata alla parte meridionale del nostro territorio, bensì un pericolo reale che ha messo le sue fetide radici nell’Emilia Romagna.
Nella serata Musella e Di Stefano saranno, in Compagnia di Paolo Giovagnoli, èrocuratore della Repubblica di Rimini, protagonisti di un incontro con la cittadinanza, nella sala convegni dell’Hotel Touring di Miramare, al fine di mostrare, alla sensibilità dei cittadini, delle istituzioni e delle forze politiche, i pericoli ed i tentacoli che le piovre criminali hanno già stesso sulla città di Rimini.
La scelta del luogo dell’incontro nella frazione di Miramare, non è stata casuale poiché la località da tempo denuncia estrema sofferenza per l’infiltrazione criminale nel suo stesso tessuto, quindi Musella, Di Stefano e Giovagnoli sapranno cogliere l’attenzione e la sensibilità della platea.