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Inaugurata la Biennale del Disegno ed è subito pienone

Migliaia di persone sabato pomeriggio si sono presentate per l'apertura della seconda edizione della Biennale del Disegno di Rimini

Migliaia di persone sabato pomeriggio si sono presentate per l’apertura della seconda edizione della Biennale del Disegno di Rimini dal titolo “Profili del mondo” - Prestiti prestigiosi e opere inedite per l’evento dell’estate, con 27 mostre aperte fino al 10 luglio e 2.000 opere, un percorso tra grandi artisti che accosta classici e contemporanei, vicini per affinità o per ispirazione - I preziosi disegni antichi di Guido Reni, Guercino, Tiepolo, Chini, Canaletto, dialogano con la modernità di Francis Bacon, Andrea Pazienza, Mario Schifano, Kiki Smith, Giuseppe Penone – Inoltre le mostre monografiche su Rambelli, Sironi, Pericoli

La manifestazione è stata inaugurata ufficialmente dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi, dall’assessore alla Cultura Massimo Pulini e da Elena Rossoni, direttrice della Pinacoteca nazionale di Bologna. Oltre cinquecento le persone che hanno riempito la Sala dell’Arengo per la cerimonia inaugurale, mentre i diversi spazi espositivi – in particolar modo la Far- Fabbrica Arte Rimini, il foyer del Teatro Galli e il Museo Civico della città – hanno fatto da subito registrare un flusso costante di visitatori, con migliaia di persone ad ammirare le tante opere in  mostra.

Inaugurata la Biennale del Disegno

Ideata dal Comune di Rimini e dai Musei Comunali, la Biennale del Disegno 2016 esplora la storia del disegno come racconto naturale e antologico del paesaggio, e dell’umano paesaggio (www.biennaledisegnorimini.it). La Biennale proseguirà  fino al 10 luglio, proponendo un percorso di 2.000 opere in 27 mostre allestite in contemporanea, lungo un itinerario nei luoghi, espositivi (e non), più belli di Rimini.

Prestiti prestigiosi - come quello del Gabinetto delle Stampe della Pinacoteca di Bologna, dei musei civici di Reggio Emilia, della Galleria civica di Modena, di collezionisti privati e antiquari famosi – hanno portano a Rimini opere antiche e moderne che i curatori hanno messo a confronto in un continuo dialogo tra affinità e interpretazione artistica. E così i grandi maestri come Guido Reni, Guercino, Tiepolo e Canaletto, conversano con la modernità di Bacon, Schifano e Kiki Smith, mentre ad Andrea Pazienza è dedicata una monografica come al faentino Domenico Rambelli o al maestro Mario Sironi.

Coinvolti i luoghi pubblici più attraenti della città: il Museo della Città, Castel Sismondo, il Teatro Galli, Palazzo Gambalunga, la FAR (Fabbrica Arte Rimini), il Museo degli Sguardi, l’Ala Nuova del Museo della città (Cantiere Disegno), il Complesso degli Agostiniani, ecc.

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