“Isis: l’Italia in guerra?”: se ne parla col giornalista Gigi Riva a Santarcangelo
“Isis: l’Italia in guerra?” è il titolo dell’incontro di approfondimento con Gigi Riva che l’Amministrazione comunale dedica alla situazione attuale in Medio Oriente. Sabato, alle 17, nella biblioteca Baldini, il caporedattore centrale del settimanale “L’Espresso” illustrerà ai presenti le fasi più rilevanti e i recenti sviluppi nell’ascesa dello Stato Islamico, un soggetto che si è affermato, attraverso campagne militari e mediatiche di efferata violenza, come un attore di primo piano nella mutevole cartina geopolitica del Medio Oriente.
Lo Stato Islamico è arrivato in Libia, sulle sponde del Mediterraneo, alle nostre porte. Da lì ci minaccia direttamente, sia per via della sua forza militare sia perché controlla più o meno direttamente il flusso di decine di migliaia di profughi che dal Mediterraneo arrivano sulle nostre coste. L’Italia deve sentirsi in guerra? E sarebbe eventualmente in grado di affrontarla? Questi e altri interrogativi saranno al centro dell’incontro con Gigi Riva, che analizzerà anche il rapporto dell’Isis (Islamic State of Iraq and Sirya) con al-Qaeda – che ha rivendicato i recenti attentati di Parigi – e con le altre organizzazioni del terrorismo fondamentalista; i progetti di espansione del Califfato in Asia, Africa ed Europa e i presupposti storici di questo progetto politico; l’enigmatica figura del leader Abu-Bakr al-Baghdadi e il suo ruolo nella seconda guerra in Iraq; l’accurata pianificazione mediatica nella costruzione del consenso da parte dello Stato Islamico; il rapporto con il mondo ampio e diversificato dell’Islam; la possibilità di un intervento militare in Medio Oriente da parte del nostro Paese all’interno di una coalizione guidata dagli Stati Uniti. Si tratta dunque di un’occasione da non perdere per approfondire un argomento di grande attualità che riguarda direttamente anche l’Italia e l’Europa.
Luigi “Gigi” Riva, giornalista e caporedattore centrale del settimanale “L’Espresso”, è nato a Nembo (Bergamo) il 21 giugno 1959 e vive da 25 anni a Santarcangelo. Inviato dal 1985 al 1997 del quotidiano “Il Giorno”, si è occupato in particolare di Est Europa e ha seguito tutte le guerre della ex Jugoslavia. È stato responsabile degli esteri e vice capo redattore del supplemento “D” di Repubblica e direttore, fino al 2003, del quotidiano “Il Giornale di Vicenza”. Successivamente è stato inviato in Medio Oriente e ha seguito, sul campo, le vicende del conflitto israeliano-palestinese. Tra le sue pubblicazioni, i volumi “Jugoslavia il nuovo Medioevo” (1992, con Marco Ventura), “L'Onu è morta a Sarajevo” (1995, con Zlatko Dizdarevic), l’intervento riguardante la Bosnia nel volume “La guerra dei dieci anni” (Il Saggiatore, 2001) e “I muri del pianto” (2006), sulla situazione israelo-palestinese; ha curato inoltre l’antologia “JFK” (L'Espresso, 2013). Per il cinema, nel 2009 ha collaborato con il regista Marco Bechis al documentario “Buenos Aires-Sarajevo e ritorno”, mentre nel 2011 ha scritto ancora insieme a Bechis “Il sorriso del capo”, docufilm prodotto da Cinecittà con i materiali archivistici dell’istituto Luce. Ha scritto anche soggetto e sceneggiatura dei film “Il Carniere” (1997) e “Nema problema” (2004), mentre nel 2010 ha collaborato al film “La leggenda del bandito e del campione”, dedicato alla figure dei ciclisti Costante Girardengo e Sante Pollastri.