Al Cinema Tiberio la danza, i classici del cinema e un film dedicato a Palladio
Al Cinema Tiberio di Rimini giovedì 16 maggio alle ore 20.15 in diretta dalla Royal Opera House di Londra è in programma Triple Bill con il Royal Ballet: il volto contemporaneo del Royal Ballet viene svelato nei tre lavori, due recenti e uno inedito, dei tre coreografi Christopher Wheeldon, Crystal Pite e Sidi Larbi Within Cherkaoui.
Tutti e tre i pezzi mostrano al pubblico le nuove visioni sulla danza del Royal Ballet. Within the Golden Hour di Wheeldon è ispirato al cambiamento delle stagioni ed è incentrato su sette coppie che si separano e si mescolano tra di loro. Si avvale della musica di Vivaldi ed Ezio Bosso ed è illuminato dai colori del tramonto. Segue Medusa, il pezzo inedito del coreografo belga Sidi Larbi Cherkaoui, un vero e proprio inno alla contemporaneità. Il pezzo che chiude la rappresentazione è Flight Pattern di Crystal Pite, coreografia premiata con l’Oliver Award: qui, attraverso la danza contemporanea, il coreografo esprime una toccante riflessione sulla crisi dei migranti, con 36 ballerini che si muovono all’unisono sulle note della musica tratta dalla Symphony of Sorrowful Songs di Henryk Miko?aj Górecki.
Venerdì 17 maggio alle ore 17 (versione doppiata in italiano) e alle ore 21 (versione originale con sottotitoli in italiano, biglietto unico € 5) la rassegna Cinecult, in collaborazione con la Cineteca di Bologna propone Io e Annie (Annie Hall) di Woody Allen con Woody Allen, Diane Keaton, Tony Robert e Paul Simon: un punto di svolta, una rivoluzione comica, una disintegrazione romantica. Woody Allen, come Chaplin, scopre il proprio talento nel padroneggiare il riso e il pathos. La sincopata storia d’amore tra Alvy e Annie scompagina ogni ordito narrativo (negli anni la critica parlerà di Ionesco, di Brecht e di Groucho), sullo sfondo di ‘cartoline newyorkesi degli anni Settanta’ che oggi stringono e fanno bene al cuore: glamour femminile fatto di larghi pantaloni, fragilità eccentrica e dipendenza farmacologica, i palcoscenici off del Village, Marshall MacLuhan in fila al cinema. Il film vinse quattro oscar (miglior film, miglior regista, milgiore sceneggiatura originale e migliore attrice protagonista).
Domenica 19 maggio alle ore 17 (biglietti interi € 12, ridotti € 10), in diretta dal Teatro Bolshoi di Mosca è in programma il balletto Carmen Suite/Petrushka su musiche di Georges Bizet, Rodion Shchedrin e Igor Stravinsky
Carmen è appassionata e libera di spirito come mai si trova in un triangolo amoroso. L’appassionato balletto di un atto del coreografo cubano Alberto Alonso, originariamente concepito per la leggendaria prima ballerina del Bolshoi, Maya Plisetskaya conquisterà il pubblico insieme a Petrushka, una nuova creazione per il Bolshoi del contemporaneo coreografo Edward Clug, in una serata che racchiude l’anima del balletto russo.
Da lunedì 20 a mercoledì 22 maggio (ore 21, mercoledì anche ore 17, biglietti interi € 10, ridotti € 8) nuovo appuntamento con La grande arte al cinema e il film Palladio: il potere dell’architettura di Giacomo Gatti: alcune delle più belle ville italiane, ora parte dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, sono state le residenze esclusive della nobiltà veneziana durante il Rinascimento, e in seguito sono diventate una fonte di ispirazione per la costruzione di alcuni degli edifici di potere più iconici del mondo. La Casa Bianca, il Palazzo dei Congressi, la Borsa di New York, la casa di Jefferson a Monticello: per cinquecento anni, Andrea Palladio, il maestro del Neoclassicismo, ha ispirato gli architetti del mondo. Fu il presidente e architetto americano Thomas Jefferson a riconoscere l’architettura palladiana come l’esempio per l’estetica degli edifici del potere americani. La casa di Jefferson a Monticello, dove fu scritta la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti, fu ispirata ai principi dei libri palladiani. C’è un legame profondo tra i simboli dell’architettura americana e Andrea Palladio che, nel 2011, è stato ufficialmente nominato “Il padre dell’architettura americana”.
Il film svela i segreti delle opere originali e, attraverso interviste esclusive con archistar e proprietari di ville del Palladio, studiosi e professori, rende una testimonianza rara che sicuramente stimolerà l’interesse degli appassionati di architettura e del pubblico in generale. Un’esplorazione che esamina come questi codici estetici siano arrivati a rappresentare il potere ovunque, in ogni città, in ogni Paese.