Misano, otto incontri sui miti del nostro tempo
Non c’è religione, cultura o tradizione filosofica che non condanni l’idolatria e la figura dell’idolo. Eppure, l’uomo ne fabbrica continuamente di nuovi e ad essi, fatalmente, si consegna. Se l’idolo è qualcosa di negativo, di pericoloso perché l’uomo si comporta in questo modo? È forse stupido?
Prende le mosse da questi interrogativi la nuova rassegna filosofica promossa dalla Biblioteca di Misano su un'idea da Gustavo Cecchini dal titolo: Idolatria – i miti del nostro tempo.
Otto incontri, con cadenza settimanale a partire da venerdì 7 ottobre, con filosofi, antropologi, scrittori, uomini di pensiero per indagare criticamente e riflettere sui miti del nostro tempo.
Ad aprire la rassegna, venerdì 7 ottobre, sarà Silvano Petrosino con un intervento dedicato ad Antropologia e idolatria. Petrosino, antropologo e filosofo, tratteggerà un quadro introduttivo sul tema dell’idolatria, di cui si è occupato diffusamente nella propria riflessione, soffermandosi in particolare sugli aspetti della psiche umana che inducono l’uomo a subire il fascino degli idoli. L’origine dell’idolatria, osserva Petrosino, va ricercata nel senso di mancanza che alberga dentro di noi. L’idolo si pone come ciò che è in grado di colmare questo vuoto. Si tratta però di un’illusione. Anzi, il vuoto dell’anima finisce per essere alimentato dal continuo affermarsi di sempre nuovi idoli. Avremo tuttavia modo di vedere che c’è una via d’uscita dall’inquietudine esistenziale dell’uomo.
Con cadenza settimanale saliranno sul palco dell'Astra: Marco Guzzi, Gianni Vattimo, Michela Marzano, Franco La Cecla, Umberto Galimberti, Salvatore Natoli, Carlo Sini, Diego Fusaro.
Tutti gli incontri si terranno presso il Cinema-Teatro Astra con inizio alle ore 21.
Ingresso libero sino ad esaurimento posti.