Saverio La Ruina sul palco con Masculu e Fìammina
Domenica 2 aprile alle ore 18 al Teatro Rosaspina di Montescudo, per la rassegna Oltremisura a cura de L’Attoscuro, andrà in scena in prima regionale lo spettacolo Masculu E Fìammina della Compagnia Scena verticale. Saverio La Ruina torna al Rosaspina con il suo ultimo spettacolo, da lui scritto e interpretato, che ha debuttato al Piccolo Teatro di Milano a dicembre 2016. Il pluripremiato artista calabrese (tra i tanti riconoscimenti il Premio UBU nel 2012 come Migliore attore con Italianesi) affronta questa volta il tema dell’omosessualità.
L’idea di base è che un uomo semplice parli con la madre. Una madre che non c’è più. Lui la va a trovare al cimitero. Si racconta a lei, le confida con pacatezza di essere omosessuale, “o masculu e fìammina cum’i chiamàvisi tu”, l’esistenza intima che viveva e che vive. Non l’ha mai fatto, prima. Certamente questa mamma ha intuito, ha assorbito, ha capito tutto in silenzio. Senza mai fare domande. Con infinito, amoroso rispetto. Arrivando solo a raccomandarsi, quando il figlio usciva la sera, con un tenero e protettivo “Statti attìantu”. Ora, per lui, scatta un tipico confessarsi del sud, al riparo dagli imbarazzi, dai timori di preoccupare. Forse con un piccolo indicibile dispiacere di non aver trovato prima, a tu per tu, l’occasione di aprirsi, di cercare appoggio, delicatezza. E affiorano memorie e coscienze di momenti anche belli, nel figlio, a ripensare certi rapporti con uomini in grado di dare felicità, un benessere che però invariabilmente si rivelava effimero, perché le cose segrete nascondono mille complicazioni, destini non facili, rotture drammatiche. Nei riguardi di quella madre, pur così affettuosa e misteriosamente comprensiva, si percepisce comunque qualche rammarico, qualche mancata armonia. Ma tutto è moderato, è fatalistico, è contemplativo. In un meridione con la neve, tra le tombe, finalmente con la sensazione d’essere liberi di dire.
Ingresso 12 euro, ridotto 7. Info e prenotazioni 347 5838040;