Una mostra per il decimo anniversario della Beatificazione di Alberto Marvelli
Dal 7 al 31 ottobre Palazzo dell'Arengo ospiterà la mostra “Vivere salendo: un incontro con Alberto Marvelli”. A dieci anni dalla beatificazione dell’ingegner Marvelli (4 ottobre 2004) la Diocesi e il Comune di Rimini hanno proposto alla città la Mostra realizzata in occasione della Beatificazione, in occasione della 35° edizione del “Meeting per l’Amicizia fra i popoli” (2004).
Curata postulatore della causa di beatificazione, monsignor Fausto Lanfranchi e da Bruno Biotti, essa si articola in 5 sezioni : le radici familiari, l’infanzia e l’adolescenza, l’appartenenza ecclesiale, l’impegno nel mondo e la tragedia della guerra, l’impegno politico. I 40 pannelli ripercorrono quindi la sua vita e, in parallelo, attraverso le pagine di diario e lettere, è documentata l’approfondirsi della sua esperienza di fede. Le immagini mostrano, oltre al suo volto e a quello dei suoi familiari ed amici, il volto della Rimini degli anni ’30 e della guerra, teatro della sua operosa carità.
LA STORIA - Marvelli (1918-1946), ingegnere e assessore di Rimini scomparso a soli 28 anni, è una delle figure più luminose del dopoguerra riminese e del cattolicesimo italiano. Il 5 settembre 2004 Giovanni Paolo II lo proclama beato, evento di grande prestigio per la Chiesa e per il territorio riminese, indicandolo ai giovani quale modello di impegno laicale. In occasione del X Anniversario di tale evento, la Diocesi di Rimini, rappresentata dal Centro documentazione “A. Marvelli”, intende dedicare un intero anno (5 ottobre 2014 – 5 ottobre 2015) alla riscoperta della sua figura, trasformando la commemorazione in occasione di evangelizzazione e di educazione umana e civile, rivolta soprattutto alle giovani generazioni, che non conoscono la testimonianza di vita del giovane ingegnere.
Le iniziative in programma per ricordare Marvelli
Educatore e insegnante della gioventù riminese, Alberto si laurea a Bologna in ingegneria e lavora alla Fiat di Torino; nella drammatica vicenda bellica, che travolge la nostra Città, si distingue per la sua solidarietà eroica nei confronti della cittadinanza, per il suo impegno civile come Assessore alla ricostruzione e come Presidente dei laureati cattolici. Candidato alle elezioni del 1946 perde la vita in un incidente, mentre si reca a fare l’ultimo comizio (v. Biografia in calce). La città riminese lo ha onorato con la dedicazione di una piazza (già P.zza Tripoli), una lapide in Municipio e una sala nella sede della Provincia; a lui è intitolato un Istituto Comprensivo statale, una Università ecclesiastica; associazioni, oratori e gruppi giovanili a Rimini, in Italia e nel mondo, portano oggi il suo nome. Uomo di profonda interiorità e di instancabile vitalità, insegna che è possibile vivere con la «passione delle altezze» anche nel buio della sofferenza e della crisi economica, etica e politica. Una testimonianza di vita e di cittadinanza con cui i riminesi non possono oggi non misurarsi.
L’evento vede il Patrocinio del Pontificio Consiglio dei Laici, dell’Azione Cattolica Italina, Salesiani d’Italia, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, dei Comune di Ferrara e di Rovigo in cui Alberto è nato e vissuto, della Regione Emilia Romagna, della Provincia e del Comune di Rimini, oltre che di numerosi Comuni della Provincia di Rimini. L’Anno Marvelliano prevede numerosi eventi ed iniziative di tipo culturale, educativo, religioso, sociale e civile.