Lucio Bernardi e il lavoro nelle ceramiche in mostra a Santarcangelo
Con la mostra Lucio Bernardi. Il lavoro nelle ceramiche, la Focus - Fondazione Culture Santarcangelo - avvia il progetto Focus Patrimoni santarcangiolesi che ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza, la storia e la cultura del Novecento santarcangiolese, attraverso esposizioni su personaggi, luoghi ed eventi significativi che hanno caratterizzato Santarcangelo e il suo patrimonio.
Dal 16 ottobre al 30 novembre la Galleria Baldini della biblioteca comunale di Santarcangelo ospiterà la mostra sull’artista Lucio Bernardi. Saranno esposte ceramiche che rappresentano i principali monumenti della città e i mestieri che si svolgevano nel territorio: il fabbro, il vasaio, il muratore, il contadino. Le opere furono realizzate da Lucio negli anni '50 del secolo scorso per la nuova sede del Credito Romagnolo di Santarcangelo in piazza Ganganelli, inaugurata nel dicembre del 1961.
Bernardi lavorò costantemente a questo progetto per mesi, nel forno che aveva allestito in via dei Nobili. Il pomeriggio, di ritorno dal suo lavoro in Comune, si dedicava a queste ceramiche la cui realizzazione richiedeva attenzione e pazienza: era necessario lavorare la terra, presa alla fornace, per la preparazione dei bassorilievi che servivano successivamente per la realizzazione degli stampi, preparati con gesso e paglia per renderli più leggeri.
La terra, pura e senza calcinacci, invece, serviva per realizzare l'originale, che una volta steso sulla sabbia per asciugarsi, veniva cotto nel forno ad una temperatura elevata, raggiunta gradualmente. Arte, artigianato, lavoro e commercio sono le attività produttive più tradizionali del territorio che attraverso queste opere Bernardi ha inteso valorizzare. Nel 2009 l'Unicredit ha donato all'Amministrazione Comunale di Santarcangelo le ceramiche di Lucio Bernardi, conservate ora presso l'Istituto dei Musei Comunali.
Artista appartato e poco incline ai rapporti esterni alla propria dimensione paesana, Lucio Bernardi vanta una notevole notorietà soprattutto come autore sensibile e delicato di scene di genere (dalle "famiglie" ai "gruppi", alle "ragazze al mare", fino ai personaggi circensi e alle maschere). Nato nel 1919, Bernardi inizia ad operare nel fervido ambiente artistico santarcangiolese della fine degli anni '40, animato da Tonino Guerra, Federico Moroni e Giulio Turci e a quel tempo frequentato da Alberto Sughi, Marcello Muccini, Renzo Vespignani e altri giovani pittori "realisti" cesenati e romani.
La passione per la ceramica, unita alla necessità di cimentarsi sempre in tecniche nuove, lo porta, nel 1956, alla costruzione di un laboratorio per la ceramica, sui ruderi di una casa distrutta dalla guerra, tutt'ora esistente in via dei Nobili. Il laboratorio diviene così il fulcro della sua attività, il luogo dove impastare, modellare, dipingere per ore, e attendere con curiosità che si compia il miracolo della cottura perché, come afferma lo stesso artista, "la ceramica è misteriosa... prima che la cottura sia completa non sai mai con certezza cosa salterà fuori".