Al Musas l’esposizione dedicata al maestro e artista Gianfranco Zavalloni
Dal 3 ottobre al 2 novembre il Museo Storico Archeologico ospiterà la mostra sul maestro e artista Gianfranco Zavalloni, scomparso nell’agosto 2012. Zavalloni è stato uno dei più validi educatori del nostro Paese. Dirigente scolastico, fu prima di tutto maestro di scuola e di vita, nonché disegnatore, calligrafo, creatore di burattini, animatore dell’Ecoistituto di Cesena, sperimentatore di un’educazione non violenta, ecologica, creativa. Il maestro infatti si rende subito conto che i bambini hanno bisogno di capire il valore del tempo, dei ritmi della vita, del contatto con la terra. L’invito alla lentezza, alla riscoperta della manualità e del rapporto con la natura è contenuto in “La pedagogia della lumaca: per una scuola lenta e non violenta” e nel manifesto “I diritti naturali di bimbi e bimbe”, vera e propria summa del pensiero di Zavalloni sulla didattica.
Questi valori pedagogici e didattici si riscoprono nell’esposizione, attraverso pannelli didascalici, disegni, taccuini, quaderni di lavoro. L’esposizione al Musas rimarrà aperta dal martedì alla domenica dalle 16.30 alle 19.30. Sabato 1 e domenica 2 novembre dalle 15.30 alle 18.30. Con Zavalloni si chiude il ciclo di mostre dedicate a tre figure esemplari, sia come maestri che come educatori nell’arte. Di formazione diversa, ma con non poche affinità, Nicolini, Moroni, Zavalloni hanno svolto un’intensa attività didattica e artistica. Fra pedagogia ed arte hanno sostenuto la pratica creativa e libera del disegno infantile e dell’invenzione giocosa.